LA DOTTRINA CLINTON di Aldo Rizzo

LA DOTTRINA CLINTON LA DOTTRINA CLINTON CHISSÀ' se Clinton sperava davvero di far fuori, con uno dei 75 missili «Tomahawk», quell'Osanna bin Laden accusato di essere l'architetto e il finanziatore delle orrende stragi del 7 agosto a Nairobi e Dar es Salaam. In genere queste cose non riescono mai. Non riuscì agli aerei di Reagan di colpire Gheddafi, anche se ci andarono vicini, non riusci a quelli israeliani di eliminare Arafat in Tunisia, quando il capo dell'Olp era un nemico, non riuscì agli aerei e ai missili di Bush di sbarazzarsi di Saddam Hussein. Poi naturalmente tutti hanno detto che non c'era uno specifico bersaglio umano... Tuttavia, tra questi precedenti e il raid ordinato da Clinton in Afghanistan e nel Sudan c'è una differenza che va sottolineata, al di là dei risultati. Tra Usa e Libia, come a maggior ragione tra Usa e Iraq, dopo l'aggressione al Kuwait e la condanna dell'Onu, ma anche tra Israele e l'Olp di allora, era in atto una partita tra governi, di diritto o di fatto. Certo, il terzo caso è più discutibile, comunque chi attaccava intendeva colpire una controparte precisa, con una sua identità nazionale o almeno territoriale. Gli Stati Uniti si senti- Aldo Rizzo CONTINUA A PAG. 10 PRIMA COLONNA

Persone citate: Arafat, Bush, Clinton, Gheddafi, Reagan, Saddam Hussein