In tre e a mani nude rapinano le Poste

In tre e a mani nude rapinano le Poste C'erano due impiegate nell'ufficio di Carema In tre e a mani nude rapinano le Poste Un colpo facile quello compiuto da tre uomini che, ieri mattina, hanno rapinato l'ufficio postale di Carema. I banditi sono entrati armati solo della loro presenza minacciosa, non avevano pistole e nemmeno coltelli da brandire sotto il naso delle due impiegate presenti in quel momento nell'ufficio. Per i tre è stato sufficiente bloccarle e farsi consegnare l'incasso, circa 40 milioni. Un colpo eseguito in un paio di minuti, usando solo qualche strattone per fermare e intimidire le due donne (che peraltro non hanno riportato lesioni) e un ordine preciso, dato con voce calma da uno dei tre rapinatori: «State tranquille, consegnateci i soldi e non vi succederà nulla». Una volta intascato il denaro sono fuggiti verso Ivrea a bordo di una Fiat Uno, ritrovata dai carabinieri un chilometro dopo l'ufficio postale e risultata rubata pochi giorni fa a Saint-Vincent. La cronaca. Sono da poco passate le 9,30 e negli uffici di via Pozzalle 14 ci sono Giuseppina Coco, 39 anni, di Banchette, che è dietro il bancone e Wilma Cassetto, 43 anni, di Carema, portalettere, che si trova a pochi passi dalla porte d'ingresso. Fuori non c'è un'anima quando al congegno elettronico della porta suona un uomo sui 40 anni. L'impiegata apre pensando a un cliente dietro al quale però s'intrufolano altre due persone, vestite in modo trasandato (stando alla descrizione fornita dalle donne due uomini indossavano un paio di bermuda) che immobilizzano le impiegate mentre il terzo si preoccupa del denaro. Succede tutto in un attimo, tanto che l'allarme scatta pochi minuti dopo. Tutta la zona viene sorvolata da un elicottero dei carabinieri, mentre pattuglie della stazione di Settimo Vittone e del nucleo radiomobile di Ivrea fermano, tra Montalto Dora e Borgofranco, un'auto - una Renault Clio - con due uomini a bordo, quasi certamente zingari, che assomigliano alla descrizione fornita dalle impiegate le quali, però, non li riconoscono e vengono rilasciati.

Persone citate: Giuseppina Coco, Wilma Cassetto

Luoghi citati: Banchette, Carema, Ivrea, Montalto Dora, Saint-vincent, Settimo Vittone