L'ospedale si veste da clinica
L'ospedale si veste da clinica LA SANITÀ' CHE FUNZIONA/ 2. Al Mauriziano ristrutturato un quarto dei reparti L'ospedale si veste da clinica «Comodi, si guarisce meglio» Gli ospedali italiani sono i più vecchi e malandati d'Europa? E allora benvenuti al Mauriziano, dove l'eccezione conferma la regola. Nei reparti ristrutturati di medicina generale, endocrinologia, chirurgia, gastroenterologia e pneumologia, pare di essere in clinica. Altro che la solita struttura pubblica: qui c'è la tappezzeria al posto dei muri sporcati dal tempo, ci sono camere a tre letti illuminate a giorno anziché stanzoni bui, ci sono mobili colorati che richiamano la tinta delle spalliere dei letti dove il grigiume degli armadietti d'alluminio è solo un brutto ricordo. Non solo: per ogni stanza c'è un bagno piastrellato con doccia, per ogni ricoverato una sedia destinata ai parenti, un mobiletto, e per ogni letto una presa elettrica, una telefonica, un telecomando per chiamare l'infermiera di turno o regolare l'intensità della luce al neon dietro le spalle. Non un foglio di carta a terra, non un cestino debordante, né un contenitore di rifiuti fuori posto. C'è persino un impianto tipo filodiffusione per rendere più sopportabili con una musica di sottofondo le ore infinite da ricoverato: «Un impianto - precisa però il personale sanitario - che deve ancora essere messo a punto, e quindi in questo periodo è spento». Gioia degli occhi. E delle narici: che fine ha fatto il tipico insopportabile odore da ospedale? In quest'ala modello del Mauriziano si vive in un ambiente completamente rinato. Sono un ricordo anche le sponde ai letti per evitare che i malati cadano: rimpiazzate da un sistema meccanico più sicuro e comodo da utilizzare. Niente slogan tipo «provare, per credere», visto che si tratta di un ospedale. Basta l'obiettivo della macchina fotografica per rendere l'idea: i reparti-clinica del Mauriziano sono circa un quarto di tutti i posti letto. Nati nel '96 dalle rovine dei vecchi padiglioni dell'Umberto I, presto (altri finan¬ ziamenti statali permettendo) dovrebbero essere affiancati da nuovi padiglioni identici: il day-hospital di ematologia, il reparto psichiatrico, l'ortopedia, l'urologia, ìa rieducazione funzionale e l'ostetricia-ginecologia. Spiega il dottor Flavio Boraso, direttore sanitario: «Stiamo cambiando radicalmente il concetto di degenza. E' dimostrato che per il morale del malato l'aspetto alberghiero di un ospedale è importante quanto l'assistenza medica». I sette reparti modello del Mauriziano sono dislocati al primo, secondo e terzo piano di un padiglione situato di fronte al corridoio principale e alla direzione sanitaria. «Lavori compiuti durante una ristrutturazione più ampia spiega Boraso -, per cui è difficile estrapolare il costo dell'investimento specifico». Le modifiche interne hanno permesso di mantenere quasi intatta l'architettura esterna del vecchio padiglione, portando però da due a tre il numero dei piani, l'ultimo semimansardato. «Abbiamo pensato non solo ai ricoverati, ma anche ai loro pa¬ renti», prosegue il direttore sanitario. E così, nei reparti vestiti da clinica, ecco sale d'aspetto confort, rischiarate da grandi finestroni o da lampade alogene, con divani, poltrone, piante curate, televisore e persino una piccola biblioteca-edicola. C'è un frigorifero, dove i pazienti possono tenere acqua e bibite. E un dispenser del ghiaccio. «Il salotto è utilizzato non solo dai familiari dei ricoverati in attesa dell'ora di visita, ma anche dagli stessi malati non bloccati a letto», spiega il dottor Rodolfo Cava¬ gliere, primario di Medicina I. Non è solo apparenza. Non solo «facciata». «Qui - garantisce Elisabetta Massarenti, sorella di una ricoverata - il livello di assistenza è al pari della qualità della struttura». Altri confermano: «Basta vedere l'accoglienza in reparto. Appena entri, accanto alla sala visite, c'è una reception tipo albergo». Dove quando un paziente chiede assistenza, c'è sempre qualcuno pronto a intervenire. Marco Accossato 12. continua] Le camere sono tappezzate e a tre letti con il bagno e i mobili colorati IL MAURIZIANO (UMBERTO I) Indirizzo: via Magellano 1 (direzione) largo Turati (ingresso reparti) Telefono: 508.01.11 (centralino) Direttore sanitario: dott. Flavio Boraso Orario di visita: 13-15/19-20 Come si raggiunge: linee Atm 4 - 14 -14/ - 42 - 63 - 63/ - 66 I REPARTI MODELLO Reparto Numero letti Personate Medicina Generale I (dr. Cavaliere) 46 14 medici 15 infermieri Medicina Generale II (prof. Chiesa) 46 12 medici 14 infermieri Endocrinologia (prof. Fonzo) 24 7 medici 10 infermieri Chirurgia Generale II (dr. Frangipane) 32 10 medici 17 infermieri Chirurgia Generale I (dr. Capussotti) 32 10 medici 16 infermieri Gastroenterologia - Pneumologia 26 17 medici (dr. Pera - dr. Dalmasso) 13 infermieri A destra, una delle nuove stanze del «Mauriziano» concepite e arredate come una camera d'albergo. Sotto, il direttore sanitario, Flavio Boraso
Luoghi citati: Europa
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- «Siamo senza lavoro Regaliamo un figlio»
- OJVE (°»E)
- Tel Aviv, chiesto al governo di dimettersi Rabbia e sciopero nei territori occupati
- Il Santuario di Pompei prodigiosamente incolume
- COSTANZO
- Il processo ai dirigenti della Nova Nel frattempo 7 imputati sono morti
- sa §1
- In Corte d'Assise uno sconcertante episodio di criminalità
- tv
- IL TIEPOLO DI LONDRA E' AUTENTICO? 20 MILIARDI
- Bimbo avvolto dal fuoco è salvato dalla nonna
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Ma Ciano non ascoltò il suo ambasciatore
- La centrale di Montalto sarà chiusa per due mesi
- La Juventus prova
- Stamane di scena la Juventus
- Due arresti a Roma scoperto l'arsenale Nar
- Signora accusata di truffa alla società d'assicurazioni
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- La tragedia della transessuale Richards
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Iniziato il processo per i «balletti verdi»
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Alberto Talegalli e due amici uccisi nell'auto che si schianta contro la spalletta d'un ponte
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy