Bonomi dà lezioni di Toro di Bruno Bernardi

Bonomi dà lezioni di Toro Lo stopper, idolo dei tifosi, è un punto fermo in squadra Bonomi dà lezioni di Toro «Lotta e sacrificio, solo così si vince» SOMMARIVA PERNO DAL NOSTRO INVIATO «Il pelato in Nazionale»: è l'ultimo coro dedicato dai tifosi del Torino a Mauro Bonomi. Lui ringrazia e ci ride su. La maglia azzurra l'ha indossata nella Under 21 e non ci pensa più. Ora sulle spalle ha quella granata ed è come una seconda pelle sulla quale magari aggiungere un altro tatuaggio, oltre ai cinque che si è già fatto incidere in passato su varie parti del corpo e che gli ricordano momenti particolari della sua vita. Una vita bella ma anche sofferta. Due legamenti saltati, tre menischi operati, la frattura del malleolo sinistro rappresentano il calvario professionale di Bonomi. Infortuni gravi che hanno tolto almeno due anni di carriera a questo stopper timido e un po' introverso, con gli occhialini da intellettuale e un orecchino tempestato di brillantini al lobo sinistro. «Gli incidenti ti penalizzano anche se, spesso, fortificano il carattere - filosofeggia il difensore -. Comunque, io preferisco andare sempre in tribuna piuttosto che ritrovarmi in un lettino di ospedale per un infortunio. La salute è la cosa più importante». Ha un diploma di ragioniere nel cassetto, ma naturalmente è grazie al calcio, e nel Toro, che vuole realizzarsi. Ha firmato un contratto con la società granata sino al 2001 perché sente un feeling con l'ambiente e con la città. Gli è stato assegnato il numero 6, che appartenne a Cravero di cui ha raccolto l'eredità come simbolo di attaccamento ai colori. Una responsabilità che piace a Bonomi: «In campo e fuori voglio esserne all'altezza». Debuttò in A a 19 anni nella Cremonese, poi passò alla Lazio dove ebbe Zeman come allenato¬ re. E' grato al tecnico boemo che 10 utilizzò nelle ultime dieci gare della stagione '92-93, dopo che era rimasto fermo a causa di un intervento chirurgico. Ricorda anche che per un breve periodo assunse creatina: «Poi smisi, come i miei compagni, perché Zeman preferiva affidarsi alla preparazione fisica. Il tecnico era un po' chiuso, come me. Scambiammo due parole in tutta la stagione, ma da lui tatticamente ho imparato molto». Diventato granata, Bonomi ha conquistato 2 pubblico torinista per U suo look ma soprattutto per 11 modo di stare in campo. Il segreto? Risponde senza esitare: «La mia generosità, anche se devo crescere sotto molti aspetti. E' una questione di orgoglio personale, ma credo anche di avere buoni margini di miglioramento, sia nell'anticipo sull'avversario che con la palla al piede». Celibe, non pensa a trovarsi una fidanzata. E' legato ai parenti e agli amici di Soresina, vicino a Cremona. Tra le sue passioni ci sono l'archeologia e la fantascienza, con un interesse particolare per gli ufo. Veste in modo eccen- trico, in linea con la moda giovane, in campo è un esempio di serietà e di dedizione. «E' stato un ritiro un po' lungo - dice sulla preparazione voluta quest'anno da Mondonico - ma ci ha permesso di formare un buon gruppo. Abbiamo svolto un ottimo lavoro atletico e giorno dopo giorno stiamo mettendo a fuoco i nuovi schemi, nei quali dovremo sacrificarci molto l'uno per l'altro. Sarà questa la nostra anna in più, anzi la vera arma vincente. Per me le amichevoli sono importanti come le partite vere». Intanto domenica sera a Bergamo è già Coppa Italia contro l'Alzano Virescit. Bonomi dovrà prendersi cura di Ferrari, capocannoniere del girone A della CI con 21 gol. Un test severo per il granata, che proprio domenica compirà 26 anni. E vuole festeggiarli con un risultato positivo: «Per noi anche la Coppa Italia è importante, anche se chiaramente conta soprattutto il campionato. Questo è un Toro da serie A, una squadra di lottatori». Primo fra tutti Bonomi. Bruno Bernardi Mauro Bonomi è diventato in meno di una stagione l'idolo indiscusso della tifoseria granata; a sinistra, il difensore festeggiato al raduno del Toro: adesso i suoi fans lo vogliono addirittura in Nazionale

Luoghi citati: Bergamo, Cremona, Italia, Lazio, Sommariva Perno, Soresina