Ronaldo: Inter, vinceremo tutto

Ronaldo: Inter, vinceremo tutto E' tornato caricatissimo: «Ma il malanno di Parigi resta un mistero anche per me» Ronaldo: Inter, vinceremo tutto «Baggio è un bel regalo, nessuno ci fermerà» MILANO. Ronaldo si presenta coi colori della Juve. E un piccolo allarme serpeggia tra la folla di tifosi radunata sotto la sede dell'Inter per accogliere il Fenomeno appena rientrato in Italia. Il brasiliano indossa pantaloni bianchi, maglietta nera e cappellino bianco. Ma il timore dura solo un attimo, perché Ronaldo appena si trova davanti alle telecamere e ai fotografi piovuti da tutta Europa sfoggia la nuova maglia interista col numero nove sulle spalle: «Un regalo di Zamorano che mi fa molto piacere, perché questo è il mio numero preferito. L'ho già ringraziato la sera della sfida con il Cile ai Mondiali». Il Fenomeno si sottopone a una serie infinita di domande, partendo dal fatidico pomeriggio del 12 luglio scorso e dando una nuova ricostruzione: «Ho pranzato e sono andato a letto per riposare. Mi sono svegliato con molta gente attorno che mi diceva che ero stato male. Sentivo dolori in tutto il corpo. Per riprendermi sono andato di nuovo a mangiare qualcosa e poi mi sono steso sul letto. A quel punto è arrivato il dottore a dirmi che non avrei potuto giocare. Mi sono arrabbiato perché io volevo assolutamente andare in campo. Così mi sono sottoposto a una serie di esami di controllo. Visto che l'esito era negativo e che non era stato riscontrato niente di anormale, ho preteso io di scendere in campo e non ci sono state pressioni esterne né interne. Cosa è successo? Non lo so. Una cosa simile non mi era mai capitata, né i controlli medici al momento e quelli successivi hanno evidenziato qualcosa di anormale. Oualcuno ha detto che quando sono sceso dalla scaletta dell'aereo, a Rio, barcollavo: avevo sulle spalle una borsa che pesava 30 chili, il cane al guinzaglio e mi ero appena svegliato». Aggiunge: «Di quanto è accaduto quel giorno mi resta solo l'amarezza della sconfitta con la Francia, che però non è dipesa dal mio malore. La Francia ha vinto meritatamente con il Brasile per altri motivi e perché è stata capace di segnare e noi no. Ma-meritavamo il titolo per quanto avevamo fatto in tutto il torneo. Mi rifarò fra quattro anni. Adesso voglio pen- sare esclusivamente all'Inter». Ronaldo è entusiasta della nuova Inter e in particolare dell'arrivo di Roberto Baggio: «Un grande calciatore, non vedo l'ora di giocarci assieme, sono certo che potremo fare cose straordinarie. Ho tanta voglia di andare in campo dopo il lungo riposo che mi è stato concesso. E' la prima volta che posso godere di vacanze così belle. Ho girato molto e sono stato anche a Las Vegas: ho giocato e vinto tanto, ma anche perso». E' stato lontano oltre due mesi dall'Italia e dall'Inter, però Ronaldo è informato di tutto: per lui il sorteggio arbitrale non cambia molto la situazione e a Ceccarini che ha riconosciuto l'errore commesso a Torino replica che «tutti possono sbagliare». Ma non perdona il quarto uomo: «Non ho insultato nessuno. Ho solo detto: "Siete tutti uguali"». Sa che l'Inter in queste settimane ha vinto molto: «E' arrivato un altre giovane di grande talento, Pirlo: è bello avere una squadra con tanti bravi giocatori. Possiamo vincere tutto, è il mio sogno. Andarmene in Inghilterra? Una possibilità come tante altre concessa a un cronista inglese. Ora sono all'Inter e voglio restarci. Milano mi piace e vi aprirò un bar-ristorante come quello appena inaugurato a Rio». Sul caso doping, il Fenomeno spiega: «Nelle squadre dove ho giocato finora non mi hanno mai proposto di assumere pastiglie o altro. Non so cosa succede altrove. Comunque se si può fare qualcosa di buono per il calcio, va fatto sicuramente». E replica ad Agnelli, secondo il quale il Barcellona ha vinto anche senza di lui: «Con il Barca ho vinto tre coppe. Comunque su di me tutti dicono e scrivono. Le bugie mi danno fasti- dio ma purtroppo non posso farci nulla. Alla Juve e al campionato scorso non penso più perché non posso fare nulla contro certe cose». Lui guarda avanti e pensa a quello che potrà fare con Baggio alle spalle: «Ho voglia di giocare con uno intelligente e bravo come lui. De la Pena? Bravo, ma mi va bene Baggio perché oltre a met¬ terti in condizione di segnare è capace di fare gol direttamente e questo è importante per una squadra che vuole vincere». Al termine della lunga chiacchierata, Ronaldo parte per la Pinetina e prende accordi col preparatore atletico: deve smaltire tre chili di troppo. Il brasiliano abbraccia Baggio che lavora a parte per la contrattura alla coscia sinistra. Stamane visite mediche e poi incontro con i compagni che ieri hanno riposato. Il Fenomeno conta di essere pronto fra 10-15 giorni: «Ma non mi pongo scadenze. Il tempo c'è per fare le cose bene e con calma». Nino Sorniani «Che amarezza il Mondiale perso, ma non è stata soltanto colpa mia Il doping? Nessuno me l'ha proposto Agnelli? Dimentica che al Barcellona ho portato tre vittorie nelle coppe» Ronaldo (destra) è rientrato ieri a Milano dopo la lunga vacanza: «Ringrazio Zamorano che mi ha lasciato la mia maglia preferita col numero 9» Sopra, Robi Baggio