Boom di Finmeccanica

Boom di Finmeccanica Boom di Finmeccanica FMILANO. ORTE rialzo in Borsa, con volumi molto elevati, per i titoli Finmeccanica. Le azioni ordinarie della società hanno registrato un balzo del 6,99% a un prezzo di riferimento di 1761 lire, sostenute dalla raccomandazione di acquisto da parte di una banca d'affari straniera, che ha fissato l'obiettivo di prezzo a 2500 lire. Il titolo, che ha oscillato durante la giornata fra le 1665 e le 1770 lire e si è portato poco lontano dai massimi raggiunti lo scorso aprile (1817 lire), ha beneficiato anche della scommessa del mercato sull'entrata di Finmeccanica nel Mib30 al momento della revisione dell'indice a settembre. Questo garantirebbe al titolo una maggiore visibilità rispetto agli investitori stranieri. Molto elevati i volumi con oltre 35,05 milioni di azioni passate di mano, contro i 2,84 milioni dell'altroieri (era stata di 7,5 milioni la media degli ultimi 30 giorni). Un boom di scambi si è registrato anche per le azioni risparmio Finmeccanica (+9,52% a 1380 lire), che sono state sospese per eccesso di rialzo a circa un quarto d'ora dalla chiusura, dopo aver movimentato più di 1,09 milioni di pezzi (contro i 40.000 dell'altroieri e i 184.167 della media degli ultimi 30 giorni). Anche il warrant Finmeccanica ha tagliato nella seduta di ieri il traguardo con slancio, facendo segnare un autorevole 7,7%. All'origine del balzo c'è stato anche un report di Schroders, secondo il quale nel giro di due anni le azioni ordinarie di Finmeccanica potrebbero arrivare a una quota compresa fra le 2500 e le 3000 lire. Il nodo da scogliere è naturalmente rappresentato dalla controllata Ansaldo, dopo il fallimento delle trattative con la Daewoo per la costituzione della joint-venture. «Naturalmente il mercato si attende novità in questa direzione, ma è probabile che si debba aspettare la ripresa dell'attività dopo le ferie di agosto per avere qualche elemento in più», afferma il dealer di una primaria Sim. Dietro il forte rialzo di ieri potrebbe esserci l'arrivo di un nuovo partner, o nuovi contatti per la cessione del gruppo. EDITORIA. Andrea Riffeser, amministratore delegato e vicepresidente del gruppo Monti, si rafforza in Monrif, la holding del gruppo editoriale bolognese. Secondo le comunicazioni diffuse dalla Consob, Riffeser il 29 luglio scorso ha acquistato infatti il 4,13% di Monrif, lo 0,24% personalmente e il 3,896% tramite la controllata Solitaire srl. Lo stesso giorno inoltre la Infi, società che fa capo alla famiglia Monti-Riffeser, ha incrementato del 2% la propria quota in Monrif, portandola dal 7,413% che possedeva dopo il 31 marzo scorso al 9,413%. Le operazioni coincidono con l'uscita del gruppo Italcementi dalla holding editoriale bolognese, realizzata sempre il 29 luglio scorso. Al termine di queste operazioni, l'azionista principale di Monrif rimane Maria Luisa Monti Riffeser, che controlla tramite la Monti Riffeser Finanziaria srl il 50,489% di Monrif. In Francia, Hachette-Livres, una delle principali casi editrici francesi che appartiene al gruppo Lagardere, ha comprato il 70% del gruppo editoriale britannico Orion con l'obiettivo di espandere la sua presenza sui mercati anglofoni.

Persone citate: Andrea Riffeser, Maria Luisa Monti, Monti Riffeser, Riffeser

Luoghi citati: Francia, Monrif, Orte