Ora sui conti correnti arriva il «tasso zero»

Ora sui conti correnti arriva il «tasso zero» Partita la corsa al ribasso, molto meglio le Poste Ora sui conti correnti arriva il «tasso zero» ROMA. I soldi depositati in banca non «fruttano» più, così, chi vuole guadagnare qualcosa senza scendere nell'agone della Borsa, chi ancora insiste nella rendita a «tasso fisso» sarà costretto ad abbandonare gli istituti di credito per correre all'ufficio postale ad aprire un conto corrente. Dal primo gennaio di quest'anno, infatti, per quanto riguarda gli interessi corrisposti ai correntisti, le Poste fanno seria concorrenza alle banche. Mentre infatti queste ultime, dalla Banca di Credito Cooperativo del Paternio al Banco di Sicilia, dalla Popolare di Faenza alla Deutsche Bank, dalla Cassa di Risparmio di Cento al Monte dei Paschi di Siena, ad agosto hanno ancora ridotto i tassi passivi (quelli corrisposti ai correntisti, i quali comunque continuano a incrementare i loro conti, che ad aprile hanno raggiunto i 553.434 miliardi di lire) arri¬ vando in alcuni casi addirittura a fissarli allo 0%, le Poste hanno deciso di premiare gli «aficionados» e catturare nuovi correntisti, fissando all' 1,5% il tasso d'interesse. Interesse che sale al 2% per i pensionati e i dipendenti d'azienda. Il «ventaglio» di offerte delle Poste - si apprende dalla risposta del ministro Maccanico a un'interrogazione parlamentare - si articola sulle diverse categorie dei correntisti e sulla giacenza media del capitale nei conti. Le Poste, insomma, hanno dato un'occhiata al variegato mondo dei propri clienti prima di offrire la propria «gamma» di interessi e così hanno fissato lo 0,50% per i concessionari; dal 0,75% all'1,50% (in base alle giacenze) per le persone giuridiche; 1% per gli enti previdenziali e i condomini; 1,50% per le persone fisiche, e 2% per i propri dipendenti e i pensionati in genere.

Persone citate: Maccanico

Luoghi citati: Cento, Faenza, Roma, Siena