Agosto non riscalda l'inflazione

Agosto non riscalda l'inflazione Confermato il trend di luglio, ma Confcommercio e Cgil avvertono: attenzione alle tariffe pubbliche Agosto non riscalda l'inflazione Primi dati dalle città campione: prezzi +1,8% ROMA. Agosto non ha allentato le briglie dell'inflazione, in un mese tradizionalmente a rischio per i prezzi al consumo il trend si è mantenuto stabile ed ha confermato all'1,8 per cento il tasso annuo del caro vita. I dati, al momento, provengono da otto delle città campione, ma anche le altre tre non dovrebbero riservare sorprese. Nel primo giorno di rilevazioni Milano, Genova, Bologna, Firenze e Bari non hanno segnalato rincari rispetto a luglio, Trieste e Palermo hanno avuto aumenti minimi, pari allo 0,1 per cento, appena un po' più alta la crescita di Venezia, che ha toccato lo 0,2. Calcolata su base annua l'inflazione è in discesa a Milano, Genova, Firenze e Bari, stabile a Trieste e in aumento dello 0,1 per cento a Venezia e Palermo. Oggi, con le cifre che forniranno Torino, Perugia e Napoli, i restanti capoluoghi di provincia inseriti nella lista delle città campione, il quadro sarà definitivo, anche se per la conferma ufficiale si dovrà attendere l'8 di settembre, data in cui saranno diffuse le elaborazioni dell'Istat. Le cifre danno quindi ragione alle previsioni della maggior parte degli analisti: a mantenere il costo della vita sotto stretto controllo ha contribuito soprattutto l'andamento favorevole dei prezzi di alimentari e carburanti, parallelamente la crescita dei prezzi alla produzione è stata decisamente contenuta. E se il settore dell'auto, a causa del riposizionamento dei listini al termine degli incentivi sulla rottamazione, ha avuto un sussulto gli analisti fanno notare che si tratta di un effetto con valore di «una tantum», mentre per gli alimentari è previsto un raffreddamento costante dei prezzi almeno sino alla fine dell'anno. Non è significativa, inoltre, la spinta al rialzo che viene dall'arredamento, visto che la rilevazione di agosto sui prezzi del settore mobili ha valore trimestrale. Ed è da notare che, nonostante agosto sia il mese boom per le vacanze, non si sono registrate impennate nei conti di alberghi e ristoranti. Insomma, non ci sono segnali che possano far pensare ad una crescita dei prezzi al consumo: «Per quel che riguarda il settore industriale l'inflazione è indubbiamente sotto controllo», commenta, Guidalberto Guidi, consigliere per il Centro studi di Confindustria, «D'altra parte - aggiunge con la competizione globale non si possono fare aumenti di prezzo». «L'unico rischio viene dalla politica - sottolinea il presidente della Confesercenti, Marco Venturi - se non dovesse dimostrare la capacità di garantire stabilità e sviluppo». E il segretario confederale della Cisl, Natale Forlani è convinto che il contributo della bassa inflazione alla ripresa sarebbe più sostanzioso se il costo del denaro avesse adeguamenti più rapidi». Più caute le reazioni della Confcommercio, che ripren- de il tema delle tariffe pubbliche: «è questo il vero nodo - rileva una nota dell'organizzazione guidata da Sergio Bilie - le tariffe di pubblica utilità stanno crescendo con dinamiche ben superiori a quelle dei settori esposti alla concorrenza». E l'allarme è condiviso dal segretario della Cgil Walter Cerfeda: «Non si deve abbassare la guardia sulle tariffe, quelle delle Fs, ad esempio», dice e poi avverte: «Ci sono segnali striscianti di rialzo dei prezzi. In autunno ci aspetta una politica di sviluppo, e si dovrà fare in modo che non faccia da traino ad una ripresa dell'inflazione». Vanni Cornerò LA MARCIA DEI PREZZI L'inflazione negli ultimi tredici mesi 1^8 \,B 1,8 1,8 1,8 (Dati in percentuale) 1,61,6 1,6 1,5 q. Se. Ot. No. Di. 1997 I1'7 in ill HomI '-mm Ge. Fe. Ma. Ap. Ma. Gi. Lu. 1998

Persone citate: Guidalberto Guidi, Marco Venturi, Natale Forlani, Sergio Bilie, Vanni Cornerò, Walter Cerfeda