Candid camera contro la droga di Paolo Lingua

Candid camera contro la droga Candid camera contro la droga Genova: così un rione incastragli spacciatori GENOVA. Spaccio, prostituzione e degrado soffocano il centro storico della città. Per combatterli è scesa in campo anche la candidcamera. Alcuni cittadini che abitano in piazza Cavour, alla spalle dello storico Palazzo San Giorgio di fronte al Porto Antico di Genova, hanno filmato con una telecamera l'andirivieni di una giovane coppia di marocchini che da molti mesi organizzavano lo smercio dell'eroina nel centro storico. Lui raccoglieva i clienti, passeggiando, poi, insieme, raggiungevano un vicolo buio: vendeva rapidamente le dosi, consegnava Ù denaro alla compagna che poi provvedeva a trasferirlo nel bugigattolo dove da tempo vivevano. Il filmato, consegnato alla questura, ha portato all'arresto della coppia, anche se di per sé la ripresa amatoriale non potrà essere esibita come prova. Ma, dopo la denuncia, gli agenti hanno pedinato i due e li hanno colti sul fatto. L'episodio della «candid camera» antispacciatori è l'ultimo atto di una escalation della polemica sul problema dell'ordine pubblico nel centro storico, definito il più esteso d'Europa: 27 mila abitanti bianchi e oltre 12 mila extra-comunitari, la maggior parte dei quali provenienti dal Maghreb. I 12 mila sono quelli sostanzialmente accertati, ma la cifra reale è fluida, perché il turn over è vorticoso. E' saggio aggiungere almeno altre duemila unità al dato ufficiale. Tre anni fa, scoppiarono episodi di autentica guerriglia: il centro storico fu blindato da centinaia di agenti e di carabinieri. Da allora episodi di quella portata non si sono più verificati, ma la situazione non è tranquilla. A Genova sono sorti bellicosi comitati che hanno presentato raffiche di denunce emblematiche: contro i ministri Napolitano, Turco e Bindi. Li si accusa di favorire l'immigrazione e la prostituzione di extracomunitarie clandestine, di favorire la diffusione dell'Aids. Secondo alcuni commercianti, operatori turisti- ci, artigiani del centro storico, questi comitati sono solo scatole vuote e rispondono a schegge delle ah più estreme di Polo o della Lega Nord. La situazione è molto complessa. Accanto ai gruppi più intolleranti, stanno nascendo iniziative ufficiali. Nella giunta comunale (Ulivo con Rifondazione Comunista) l'assessore socialista Arcangelo Merella ha annunciato una battaglia contro le soste delle prostitute e dei loro clienti. Gli introiti delle multe, secondo Merella, dovrebbero creare un fondo a favore delle strutture d'assistenza e accoglienza. Da parte dei carabinieri e della polizia, l'assessore - cui il sindaco Giuseppe Pericu, giurista esperto di diritto pubblico e amministrativo, ha dato il compito di fare da battistrada - ha avuto una sponda favorevole: anche il sindacato Siulp è interessato. Sono arrivate le prime contravvenzioni. Il vicequestore Angela Burlando, che ha alle spalle una serie di operazioni di successo contro pedofili e prostituzione organizzata, è favorevolmente impressionata da come si stanno mettendo le cose: giudica positiva la collaborazione con il Comune ed è d'ac» cordo anche con l'uso della tele~~ " camera: «C'è più ~~s* collaborazione - - 1 - dice - tra le forze dell'ordine e la popolazione, di quanto si creda. E' anche un gesto di coraggio». Sulla stessa linea c'è Aldo Siri, esponente del Polo, presidente della circoscrizione che accoglie anche il Centro Storico. In passato, alla polizia e ai carabinieri verniero inviate foto di spacciatori e di prostitute, come informazione e come prova. Qualcuno, tra le «colombe», si rassegna: meglio foto e telecamere delle ronde razziste armate di randello. Paolo Lingua Nel mirino finisce anche il governo accusato di favorire la prostituzione » ~~ " ~~s* - 1 - Il centro storico di Genova al centro di polemiche

Persone citate: Aldo Siri, Angela Burlando, Arcangelo Merella, Bindi, Giuseppe Pericu, Merella, Napolitano, Turco

Luoghi citati: Europa, Genova, Maghreb