«Un'internazionale per Bill» di Aldo Cazzullo

«Un'internazionale per Bill» l'ex ministro di Mitterrand «Un'internazionale per Bill» Appello di Lang a politici e scrittori aPARIGI UEL che sta accadendo in America è una minaccia alla democrazia, cui occorre reagire. Se in questa vicenda c'è un maniaco sessuale, è Kenneth Starr. Se l'affare Lewinsky si aggraverà, chiamerò i miei amici, in Italia parlerò con Walter Veltroni, di cui conosco la stima per la politica di Clinton. Dovremo costituire un movimento internazionale di uomini di pensiero, scrittori, intellettuali, politici, per sostenere il Presidente». Jack Lang, ministro della Cultura di Mitterrand, lei ora guida la Commissione Esteri dell'Assemblea nazionale ed è appena tornato da Berlino, dove ha organizzato un'alleanza internazionale per Schroeder. Perché ora pensa a fare altrettanto per Clinton? «Perché in questa vicenda vedo almeno due pericoli che ci riguardano tutti. Non possiamo accettare che un procuratore, senza contropoteri, senza limiti, possa condurre un'attività inquisitoria contro una persona, ricorrendo a procedure ripugnanti, manovre sordide, domande morbose. Tutto questo è molto più grave della piccola cosa che viene rimproverata a Clinton. Ossessionato dal sesso non è l'uomo che tutti indicano, ma Kenneth Starr. E' lui che in nome della morale si comporta in modo immorale, che in nome del diritto combatte una battaglia politica. Ecco il secondo pericolo. L'abuso di potere della magistratura è pericoloso come gli abusi dell'esecutivo». Eppure anche i giornali un tempo favorevoli abbandonano Clinton e gli pronosticano una presidenza dimezzata. «Clinton ha commesso un errore. Non fare sesso con una ragazza: quello è affar suo. Ha raccontato una piccola bugia, ha detto ai giornalisti "non è vero nulla" mentre avrebbe dovuto dire "non ve ne importa nulla" e mandarli a stendere. Per il resto un politico deve rendere conto al popolo esclusivamente dei suoi atti pubblici». Come intende muoversi per sostenerlo? «Al ritorno da Berlino ho trovato un messaggio di Carlos Fuentes dal Messico: "Appoggio la tua idea, ho parlato con Arthur Schlesinger e Bill Styron, siamo d'accordo che dobbiamo fare qualcosa contro questo abominio". Ci incontreremo, ne discuteremo, come abbiamo fatto per Schroeder». Aldo Cazzullo

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