Da Israele il primo «bravo»

Da Israele il primo «bravo» Da Israele il primo «bravo» Ma Kofi Annan: sono molto preoccupato GERUSALEMME. La prima reazione ai raid decisi da Clinton contro le basi dell'organizzazione di Osama Bin Laden in Afghanistan e in Sudan è venuta da Israele: il capo del governo Benyamin Netanyahu ha subito espresso il suo sostegno all'azione americana. «Il primo ministro si felicita per la decisione degli Stati Uniti di colpire obiettivi dei terroristi in Sudan e Afghanistan», ha affermato una nota dell'ufficio del premier. Analogo il commento del ministro della Difesa dello Stato ebraico, Yitzhak Mordechai, il quale, in un breve comunicato diffuso dalla televisione, si è detto soddisfatto della «ferma azione» delle forze armate di Washington contro i terroristi. I bombardamenti americani sono stati approvati senza riserve anche da Ehud Barak» leader dell'opposizione laborista ed ex capo di Stato Maggiore. Nei giorni scorsi un\ giornale del Kenya aveva sostenuto che i terroristi che hanno colpito l'ambasciata Usa a Nairobi progettavano di attaccare anche la rappresentanza diplomatica di Washington in Israele. I media di Gerusalemme hanno immediatamente dato ampia copertura alla notizia dei raid contro Afghanistan e Sudan. E la televisione israeliana ha mandato in onda lunghi servizi per sottolineare che i servizi di controspionaggio dello Stato ebraico conoscono bene il miliardario saudita Osama Bin Laden e io considerano «il re dei terroristi». Poco dopo è giunta la dichiarazione del primo ministro britannico Tony Blair, che era stato informato in anticipo dei raid aerei americani: Blair, che si trova hi vacanza in Francia, ha affermato che «le atrocità di questo mese a Nairobi, Dar es Salaam e Omagh (Irlanda del Nord) hanno mostrato il dolore e la sofferenza che il terrorismo può arrecare a persone innocenti... Sostengo con forza questa azione americana contro terro¬ risti internazionali. I terroristi in tutto il mondo sanno che i governi democratici agiranno con decisione per prevenire i loro malvagi crimini». Il Segretario generale dell'Onu Kofi Annan ha condannato il terrorismo in generale, ma ha espresso «preoccupazione» per gli attacchi Usa contro obiettivi in Afghanistan e Sudan. Annan, che si trova in vacanza in Mali, ha diffuso un comunicato a New York affermando di essere stato informato da Washington degli attacchi con alcuni minuti di anticipo. Annan ha espresso «preoccupazione per questi sviluppi» aggiungendo di «essere in attesa dì ulteriori dettagli». Il Segretario Generale ha poi espresso «condanna per il terrorismo in tutte le sue forme». Il leader libico Muammar Gheddafi ha telefonato al presidente sudanese Omar el Bashir per esprimere la solidarietà e l'appoggio della Libia al Sudan dopo l'attacco aereo Usa. [Ansa-Agi-Ap]