«Sesso e potere», quando De Niro inventa una guerra

«Sesso e potere», quando De Niro inventa una guerra UNO SCENARIO HOLLYWOODIANO «Sesso e potere», quando De Niro inventa una guerra WASHINGTON. «Abbiamo compiuto queste operazioni - ha detto Cohen - per menomare la capacità di queste organizzazioni terroristiche di addestrare ed armare i loro sconsiderati seguaci». Rispondendo alle domande dei giornalisti, il ministro della Difesa ha assicurato che la decisione di sferrare gli attacchi aerei non è stata in alcun modo influenzata dai problemi di politica interna del Presidente: «L'unica motivazione che ha indotto a questa decisione è il nostro impegno assoluto a proteggere il popolo americano da attività terroristiche. Questa - ha affermato Cohen - è stata l'unica motivazione. Non c'entra nessun'altra considerazione». Quando sono stati convocati improvvisamente per il breve annuncio nella residenza di vacanza di Clinton, i giornalisti che seguono il Presidente avevano appena cominciato ad assistere alla proiezione del film «Wag the Dog», «Sesso e potere», nel quale si racconta di un Presidente degli Stati Uniti che finge una guerra per distogliere l'attenzione nazionale da uno scandalo di natura sessuale. La vicenda ha analogie con la trama del film di Barry Levinson, presentato all'ultimo Festival di Berlino e uscito anche in Italia. Nel film un esperto della Casa Bianca (Robert De Niro), aiutato da un produttore di Hollywood senza scrupoli (Dustin Hoffman), si inventa una guerra con l'Albania, scelta perché gli americani non sanno neppure dove sia, per distogliere l'attenzione del Paese da una scappatella presidenziale. I due danno inizio ad una campagna di «false» immagini di guerriglia realizzate in studio, canzoni per il sentimento patriottico, un finto eroe di guerra (un ergastolano) rimasto «prigioniero degli albanesi, tutto per far dimenticare il Sexgate». La macchina della disinformazione funziona: alla fine del film gli spettatori non distinguono più tra vero e falso. [Ansa]

Persone citate: Barry Levinson, Clinton, Cohen, De Niro, Dustin Hoffman, Robert De Niro

Luoghi citati: Albania, Berlino, Hollywood, Italia, Stati Uniti, Washington