Consumatori, lite in Regione di Ale. Mori.

Consumatori, lite in Regione Passano i movimenti di ispirazione sindacale, gli altri insorgono Consumatori, lite in Regione Per un posto in Camera di Commercio Accuse, controaccuse, ricorsi al Tar e al ministero dell'Industria e Artigianato: è scontro aperto sul fronte dei movimenti dei consumatori dopo che la Regione ha designato il loro rappresentante in seno alla Camera di Commercio di Torino. Ad aggiudicarsi la carica (prevista dalla legge 580 del '93), una coalizione di associazioni di derivazione sindacale - Federconsumatori-Cgil, Adiconsum-Cisl, Adoc-Uil - promosse sulla base dei parametri richiesti: numero dei soci, strutture sul territorio, servizi offerti ai cittadini. Decisione giudicata inaccettabile dal fronte opposto - Movimento consumatori, Associazione consumatori utenti, Assoutenti - sconfitto per soli due punti (48 a 50). A scatenare la controffensiva il Movimento consumatori, autore di un comunicato dai toni durissimi. La polemica si sviluppa su livelli diversi, investendo tanto la Regione quanto i vincitori: le sedi delle tre associazioni, che avrebbero dovuto essere indipendenti da quelle sindacali, disporrebbero invece dello stesso indirizzo e numero di telefono; il settore regionale competente (Disciplina e tutela dell'Artigiano) non avrebbe svolto accertamenti per valutare la loro reale consistenza organizzativa; sono state premiate le associazioni sindacalizzate, a dispetto del «manifesto conflitto di interessi» innescato da chi pretende di tutelare i diritti dei lavoratori e quelli dei consumatori, non sempre conciliabili. Gli strali maggiori sono indirizzati all'Adoc, liquidata come «un'associazione fantasma», «che non compare neanche nel¬ l'elenco telefonico». Uno scippo in piena regola, protesta Gavino Sanna, Movimento dei consumatori, annunciando ricorso al Tar. Quel che è certo è che la polemica divampa già adesso. «Mi sembra una battaglia ispirata dai soliti interessi di bottega - repblca per l'Adoc Amedeo Croce, segretario provinciale Uil -. Siamo in regola. Da molti anni operiamo a livello nazionale, mentre la costituzione a livello regionale è più recente: presto disporremo di sedi e recapiti autonomi. Detto questo, non è innaturale che un'associazione sindacale si occupi di tutela dei consumatori anche se le posizioni non devono necessariamente coincidere». Fuoco di sbarramento anche dalle linee deU'Adiconsum: «Operiamo in piena autonomia, non abbiamo legami con la Cisl tranne un rapporto di tutela per gli iscritti al sindacato - precisa Mario Costantini - , In qualche caso, e solo a livello regionale, le sedi ci sono fornite dalla Cisl. Ma possiamo citare casi in cui le posizioni nostre e del sindacato si sono contrapposte». Nessuna intromissione indebita? «Chi ha dei dubbi ricorra al Tar». No comment dalla Federconsumatori: «Polemiche inutibl». Dalla Regione prendono le distanze. «Ci rimettiamo alle dichiarazioni fornite dalle varie associazioni - dichiara Tiziana Bernengo, responsabile del settore competente -. Hanno garantito sull'indipendenza delle sedi e sul numero degli iscritti: nell'eventualità di ricorsi al ministero, l'accertamento di presunti abusi farà scattare la sospensione di ogni attribuzione». [ale. mori.]

Persone citate: Amedeo Croce, Gavino Sanna, Mario Costantini, Tiziana Bernengo

Luoghi citati: Torino