Hill, prete-investigatore

Hill, prete-investigatore Protagonista d'una serie Raiuno ispirata a «Padre Brown» Hill, prete-investigatore Sarà Don Teodoro, «l'infallibile» ROMA. «Vocazione detective», «Il diavolo e l'acquasanta», oppure «Dio perdona, io pure». Il titolo non si sa ancora (potrebbe essere uno di questi), ma a continuare l'inesauribile serie dei preti televisivi, tanto in voga quest'anno, è in arrivo Don Teodoro. Generoso, semplice, astuto e intuitivo, sbadato e intelligente: un prete detective tenace nello smascherare i crimini, ma anche compassionevole e comprensivo. La Rai propone una nuova serie in tonaca, che avrà per protagonista Terence Hill. Si tratta di 16 puntate da 50 minuti ciascuna, che Enrico Oldoini comincerà a girare il 12 ottobre a Gubbio per la Lux Video con destinazione prima serata di Raiuno. Un prete detective? Il modello che salta in mente è Padre Brown, il personaggio dei racconti di Gilbert Keith Chesterton, portato nel 1970 al grande successo da Renato Rascel in una serie che fu molto popolare in tv. In realtà il nuovo telefilm si ispira solo da lontano al vecchio personaggio. Le differenze sono tantissime. Intanto l'ambientazione: là c'era l'Inghilterra vittoriana e polverosa, qui una provincia di oggi, florida e benestante. In più, i casi di Padre Brown erano tutti delitti violenti, cospirazioni criminali, mentre per Don Teodoro le storie hanno spesso a che fare con i temi sociali del nostro tempo, dall'usura al razzismo, dalla malasanità alla disoccupazione. Niente serial killer, insomma, né gli psicopa- tici che erano spesso al centro delle investigazioni di Padre Brown: piuttosto persone normali, prese nella rete del male. La storia si inizia con Don Teodoro che viene richiamato da una missione dell'Africa nel piccolo mondo della cittadina umbra, dove si ritrova a governare la parrocchia di San Domenico, aiutato dalla fida perpetua Natalina. Il tono è quello del giallo. In ogni puntata Don Teodoro sarà impegnato a smascherare un crimine. «E' un sacerdote che grazie alla profonda conoscenza dell'animo umano riesce ad orien- tarsi nei meandri del male», spiega il produttore Alessandro Jaccnia. «La sua semplicità e la sua sincerità sono sconcertanti e lo fanno passare per innocuo, maldestro e pasticcione: invece è infallibile». Un prete speciale insomma. Che a quanto pare piace molto al suo interprete. Terence Hill, che il grande pubblico associa a tanti film d'azione, ha infatti accettato con entusiasmo il progetto, e, dicono alla Rai, «ora e nella sua residenza di Santa Fe che si prepara all'inizio delle riprese». Il nuovo serial riuscirà a ripetere il successo di Padre Brown? Chi può dirlo. Sono passati quasi 30 anni ma quel prete astuto e casareccio con il vizio dell'investigazione e la vena umoristica di Rascel per ora non conosce uguali. «I racconti di Padre Brown», per la regia di Vittorio Cottafavi, ebbero davvero un successo enorme; gli spettatori furono ben 18 milioni a puntata. Un risultato da «bissare». Sembra anzi che la Polygram, detentrice dei diritti, voglia proprio provarci, e stia per girare una nuova serie inglese del romanzo, da destinare, tra qualche anno, al mercato internazionale. [cr. e] Terence Hill Qui sotto: Renato Rascel nella fortunata serie «I racconti di Padre Brown»

Luoghi citati: Africa, Gubbio, Inghilterra, Roma, Santa Fe