la Cenerentola liberata

la Cenerentola liberata Barrymore: da ex bambina prodigio in «e.t.» a eroina nella favola femminista di Tennant la Cenerentola liberata NEW YORK. E' un successo, di critica e pubblico, «Ever After: A Cinderella Story» (Da allora in poi: una storia di Cenerentola), della Twentieth Century Fox, ultima versione cinematografica della favola, dal sapore femminista. A interpretarla è la ventitreenne Drew Barrymore (figlia di John Barrymore Jr., e nipote di John Barrymore) che torna così prepotentemente alla ribalta sugli schermi americani. Dopo esser stata, a 6 anni, in «E. T. L'extraterrestre» di Spielberg, e aver attraversato poi stagioni di vita difficili (droghe e alcol a 12 ; tentato suicidio a 14; brevissimo matrimonio, e divorzio, a 20), come si sente ora? «Penso d'esser diventata una persona normale, leggo tanti giornali, guardo Cnn, e sono strettamente vegetariana. Devo dire che dopo quei tanti brutti momenti, adesso apprezzo ancor di più la tranquillità». Com'è questa sua «Cenerentola» rinascimentale, edizione '98? «Non vuole essere salvata; lei stessa salva addirittura altre persone e si batte per quello in cui crede. E' colta, intelligente e incredibilmente forte, ecco perché mi ha subito interessato. Non avrei mai interpretato una donna che attende di essere liberata». E' quindi molto diversa dalla Cenerentola tradizionale... «Parecchio. Lo scopo del film è abolire i eliche della favola; niente zucche magiche e topolini. Intende anche rispondere a varie domande. La storia, narrata da una vecchia regina, inizia in modo del tutto convenzionale, con un ricco mercante, vedovo, che presenta la propria figlia, Danielle, io appunto, alla nuova moglie, una crudele baronessa (Anjelica Huston). Poi però l'uomo muore, improvvisamente, e Danielle diventa la serva della casa. La matrigna comincia a odiarla perché il padre, in punto di morte, si rivolge proprio alla figlia, e non a lei. E non la perdonerà mai». Anche il principe è decisamente diverso... «Di solito lo si trovava al ballo, e, in seguito, secondo le versioni, al matrimonio. Ora invece è un personaggio di primo piano che ha modo di conoscere bene Cenerentola. E' affascinato da cuore e mente della donna. Danielle attira l'attenzione del principe Henry (Dougray Scott), quando lo scambia per un ladro. Per colpirlo, gli lancia dietro delle mele; e lo reincontrerà, travestita da nobildonna. La baronessa vuol fargli sposare una delle sue figlie, Marguerite (Megan Dodds), e sarà Leonardo Da Vinci (Patrick Godfrey) ad aiutare la giovane a rimettere ordine nella gran confusione. Il regista, Andy Tennant, scherzando, diceva che avrebbe intitolato il film "Cenerentola, palle d'acciaio"». Come si è trovata a recitare accanto alla Huston? «Ho apprezzato soprattutto quella sua enorme passione nel recitare, mi sento onorata». Come s'è sentita, in Francia, sul set di «Cenerento- la»? «Un po' isolata, sola; ma completamente assorbita dal lavoro, sei giorni su sette. Era la situazione ideale per concentrarsi». Lei è pure molto impegnata in associazioni benefiche... «Sono portavoce della "Female Health Foundation" che promuove l'educazione sessuale per le giovani donne. Dopo tut¬ to quello che ho passato io, mi sembra giusto aiutare le ragazze nei guai. La nostra vita è un susseguirsi di esperienze. Dobbiamo trarre forza da queste, piuttosto che usarle come scuse per rancore, o lasciar che ci danneggino. Sarebbe stato facile, per me, esser menomata dal passato, ma non lo sono». Ha riferito d'essersi innamorata del suo attuale uo¬ mo, l'attore Luke Wilson, «a prima vista...». «Non m'era mai successo prima; e non mi sono sbagliata. La nostra relazione dura da un paio d'anni». Pensate di sposarvi? «Non proprio, siamo così tanto felici insieme». La viene a trovare ogni tanto, sui set? «Purtroppo no, perché anche lui è sempre impegnato a girare film». Sette anni fa ha deciso di prendere le redini della sua carriera, tagliando fuori sua madre Jaid... «Sì, è triste che non sia più ac canto a me; quasi non ci parlia mo nemmeno più». Qual è il suo prossimo prò getto? «"Never Been Kissed", accanto a David Arquette, storia di una reporter di Chicago, che diven ta studentessa alle superiori, per poter scrivere un articolo sui pensieri dei teenagers; e, nel frattempo, riscopre se stessa. Vuol dimostrare che puoi sentirti una bella persona; ed è solo la parte interiore di te che ti può aiutare, mai quella esteriore. La scuola è stata proprio quello per me». Giuseppe Ballaris Sì, ho avuto una vita difficile ma alla fine ho trovato in me la forza per fare tesoro di quelle esperienze: oggi aiuto le giovani donne nei guai 9f ip In questo film abbiamo cercato di ribaltare il solito schema: la protagonista è una donna forte e in grado di salvarsi da sola p J «e.t.» a eroina ola ata nella favola femmDrew Barrymore in un'immagrecente e, nella foto piccola, bambina sul set di «E.T.» il film di Steven Spielberg che interpretò quando aveva soltanto sei anni Drew Barrymore in un'immagine recente e, nella foto piccola, bambina sul set di «E.T.» il film di Steven Spielberg che interpretò quando aveva soltanto sei anni

Luoghi citati: Chicago, Cinderella Story, Francia, New York