Dorothy West la borghese nera
Dorothy West la borghese nera La scrittrice morta a 91 anni Dorothy West la borghese nera * | HANNO definita l'ultima / superstite della Harlem Renaissance, cioè di quel maI I gico periodo, iniziato pochi ss I anni dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, nel quale il ghetto afroamericano di New York parve dare il ritmo al cuore della grande metropoli statunitense. In realtà Dorothy West, morta a Boston il 16 agosto alla rispettabile età di novantun anni, della Harlem Renaissance aveva fatto parte solo di passaggio. Nata nella medesima città dove si è spenta pochi giorni fa, si trasferì a New York nel 1926, su suggerimento di Zora Neale Houston, la quale, avendo dato vita a una sorta di salotto letterario, aveva provato un improvviso interesse per quella ragazzina non ancora ventenne, con cui aveva vinto ex-aequo un premio letterario. A New York, la West pubblicò alcuni racconti, spesso dominati da un dialogo ironico e arguto, sulle riviste Vogue, Vanity Fair e New Yorker; e diede vita con i suoi amici di colore a Challenge (Sfida), un giornale letterario aperto anche ad autori radicali come Richard Wright. Ma non si trovò mai veramente a proprio agio: non soltanto per la sua appartenenza a una borghesia abbastanza alta, oggetto di satira frequente da parte degli intellettuali neri, ma anche e soprattutto come donna. Dopo gli anni della Grande Depressione, la West tornò dunque nella sua Boston raffinata e nel 1947 si trasferì a Martha's Vine- Dorothy West yard. Nel 1948 pubblicò il suo primo (e, per molto tempo, unico) romanzo, The Living is Easy («Vivere è facile», uscito presso un editore bostoniano) e mise mano a un secondo lavoro, The Wedding («Il matrimonio»), rimasto nel cassetto per una quarantina d'anni, fino a quando Jacqueline Kennedy Onassis, a quei tempi consulente editoriale della casa editrice Doubleday di New York, non la persuase a portarlo a termine e a darlo alle stampe. La reticenza della West a pubblicare The Wedding aveva le sue buone ragioni. Il romanzo, iniziato prima che sulla scena letteraria apparissero scrittori afroamericani più disinvolti e problematici come James Baldwin e la stessa Toni Morrison, descriveva lungo l'arco di tre generazioni la vita di un'elite afroamericana estremamente upperclass, che aveva ben poco da invidiare a quella degli eredi delle grandi famiglie bostoniane. Un tema sviluppato con sicura maestria, che dava tuttavia all'autrice la sensazione di porsi al di fuori della storia concreta della sua razza e dei suoi problemi quotidiani e drammatici. Ma il clima era cambiato: la Harlem Renaissance s'era spenta da tempo e s'erano tragicamente conclusi anche i giorni di Malcolm X e di Martin Luther King. E così, nel 1995, allorché The Wedding vide finalmente la luce, Dorothy West a 88 anni si ritrovò di colpo famosa. Ruggero Bianchi Dorothy West
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