Anche Londra nella guerra dei cieli

Anche Londra nella guerra dei cieli Anche Londra nella guerra dei cieli E le ferrovie svizzere ora puntano su Malpensa BRUXELLES. Tutti contro Van Miert: anche British Airways, dopo Lufthansa, usa l'artiglieria pesante contro il commissario alla Concorrenza della Ue. E' l'ennesima battaglia dei cieli, che si combatte in nome della libera concorrenza tra le compagnie, ma passa anche attraverso i nuovi rapporti di forza determinati dalle alleanze e dalle scelte degli Hub, dei grandi scali di interscambio. La perturbazione su Bruxelles non arriva soltanto da Roma, impegnata nella controversa questione di Malpensa 2000, l'aeroporto contestato, proprio in nome della concorrenza, da 9 delle principali compagnie aeree, ma appetito dagli svizzeri che propongono una direttissima ferroviaria da Lugano. Arriva anche da Londra, mentre non si è spenta l'eco dei tuoni di Bonn. E' una guerra commerciale a livello mondiale che finisce per scaricarsi sulla Ue. L'ultimo attacco arriva dall'Inghilterra, quaranta giorni dopo il «via libera» condizionato concesso da Van Miert per l'accordo British-American Airlines. L'8 luglio, al momento di approvare il matrimonio angloamericano, Van Miert aveva posto una condizione: la compagnia di Sua Maestà dovrà cedere gratuitamente alla concorrenza 267 Slots, i permessi di decollo e di atterraggio, la settimana, nei due principali aeroporti di Londra, Heathrow e Gatwick. Ma Ba, con il sostegno del governo Blair, punta a farsi condonare quel «gratuitamente» ed a mettere gli Slots sul mercato, ad un prezzo che potrebbe oscillare intorno ai tre miliardi l'uno: «Se il governo britannico ci darà l'autorizzazione a vendere gli Slots, noi li venderemo», ha dichiarato al Wall Street Journal David Holmes, uno dei più alti dirigenti della compagnia, riferendosi al parere espresso dieci giorni fa dal dipartimento del Commercio (una sez'one dell'omommo ministero), secondo cui gli Slots vanno venduti. La parola tocca ora a Peter Mandelson, ministro del Commercio e dell'Industria nel governo laborista di Tony Blair. Se accoglierà la raccomandazione del suo dipartimento, lo scontro con la Commissione europea è annunciato. «La nostra posizione è molto chiara», ha commentato a Bruxelles un portavoce dell'esecutivo comunitario, che ha ricordato le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi da Van Miert, subito dopo la pubblicazione del parere del dipartimento del commercio in aperto contrasto con i dettami di Bruxelles. «La vendita degli Slots aveva detto Van Miert - è inaccettabile, sia perché contrasta con i regolamenti comunitari sia perché aumenta le barriere d'accesso sul mercato». Negli aeroporti più «appettibili», infatti, il prezzo di vendita degli Slots è così alto da rappresentare un ostacolo per le compagnie più piccole. Van Miert, inoltre, sostiene che gli Slots non sono proprietà delle singole compagnie ma un bene pubblico: un'interpretazione contestata dal suo collega per i Trasporti,

Persone citate: David Holmes, Peter Mandelson, Tony Blair, Van Miert