I contenziosi tributari mettono alle corde il Fisco
I contenziosi tributari mettono alle corde il Fisco I contenziosi tributari mettono alle corde il Fisco ROMA. Costa cara all'erario la lite persa con il contribuente: in soli tre casi è stato costretto a versare nelle tasche di fiscalisti di grido la bella cifra di circa 2 miliardi. A mettere il naso nella piaga è il Secit che ha analizzato alcuni casi in cui l'amministrazione è stata costretta a pagare le spese di giudizio. Gli ispettori mettono anche in guardia il ministro delle Finanze sui rilevanti interessi erariali che rischiano di essere compromessi se non viene trovata in tempi rapidi una soluzione. Il tutto è nato con l'introduzione nel contenzioso tributario del principio della cosiddetta «soccombenza», e ciò della condanna alle spese di giustizia del soggetto che perde la causa. Un principio che rischia di rivelarsi devastante per quella tributaria anche perché il nuovo regime viene applicato anche ai processi già in corso al momento dell'introduzione della riforma. Il fenomeno, come mettono in evidenza alcuni studi del Secit, sembra molto diffuso e alcuni casi sono eclatanti per la somma che l'amministrazione è stata condannata a pagare e per i soggetti in campo: in un contenzioso innescato da un accertamento contro le Assicurazioni Generali a Trieste, alle quali era stata contestata una evasione di 383,6 miliardi, l'amministrazione ha perso in primo grado e si è poi vista rigettare l'appello in secondo grado perché inammissibile. La commissione tributaria ha anche condannato l'amministrazione a pagare le spese di giudizio per la bella cifra di oltre 561 milioni più Iva e contributo del 2 per cento alla cassa avvocati. Altro caso simile quello che ha coinvolto l'uffico imposte di Roma e il Mediocredito Centrale, con l'amministrazione costretta a pagare spese di giustizia per oltre 500 milioni. Nel terzo episodio, che riguarda una società con sede a Prato, il fisco è stato condannato a spese per circa 935 milioni.
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- Morire a Canelli a 25 anni
- Nascita di Marconi
- Il deputato socialista Matteotti rapito da Roma in automobile
- Savona, un pari d'orgoglio
- Un'altra Beretta nel misteri dì Firenze
- ALDO MORO
- E' tornato il calcio giovane
- Bergamo: guerriglia tra "tifosi,, durante la partita con il Torino
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- Grazie Juve, grazie Brady
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Nascita di Marconi
- Tre domande a Capanna
- un po'di fantascienza
- Internet, istruzioni per l'uso
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Ticino, la minaccia è svizzera
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy