la Bnl al galoppo verso Piazza Affari

la Bnl al galoppo verso Piazza Affari la Bnl al galoppo verso Piazza Affari Chiesta la quotazione, il titolo vola ai nuovi massimi MILANO. Volano sui massimi in Borsa i titoli della Bnl, la banca pubblica controllata dal Tesoro e in via di privatizzazione: mancano ormai meno di otto settimane all'inizio dell'opv, che salvo colpi di scena è prevista per il 12 ottobre. Un'operazione dal valore stimato attorno ai 6500 miliardi. I titoli dell'istituto di via Veneto, dunque, hanno messo a segno - pur con volumi non altissimi, 1,2 milioni di pezzi un sostanziale ritocco del massimo (aprile, a quota 59.619), facendo segnare nella seduta un massimo di 62.900, limato poi nel finale a 61.900 (con un last comunque in guadagno del 5,11%). La crescita del titolo della Banca Nazionale del Lavoro ha seguito un andamento sostanzialmente indipendente dagli indici, trovando alimento nella richiesta ufficiale di quotazione delle ordinarie prossime venture. A spingere poi le Bnl Risparmio non convertibili è l'apprezzamento per la conversione delle risparmio in ordinarie. Ecco in che cosa consiste questa operazione: i detentori di azioni di risparmio della Bnl avranno quasi un mese di tempo, dal 24 agosto al 14 settembre, per convertire le azioni di risparmio Bnl in azioni ordinarie. La conversione sarà facoltativa e senza conguaglio in denaro da parte degli azionisti di risparmio. E per il prossimo 24 agosto è attesa anche una seconda importante operazione in vista della dismissione: il frazionamento delle azioni di risparmio e delle azioni ordinarie dell'istituto bancario da 10.000 lire nominali cadauna in 10 azioni nominali da 1000 lire cadauna. Infine tanto interesse per la banca di via Veneto, viste le date, si può far risalire anche alle previsioni dei dati che comunicherà il consiglio di amministrazione del 25 agosto che approverà la semestrale 1998. Quella della Banca Nazionale del Lavoro è la prima delle privatizzazioni di un autunno che si annuncia molto caldo in Borsa per quel che concerne il comparto bancario. E' infatti in programma anche un maxi-piazzamento da almeno 9 mila miliardi per Unicredito Italiano, subito dopo la fusione tra Credit e Unicredito. La probabile assenza di Piazza Cordusio dal gruppo di direzione del consorzio di collocamento Bnl è un segnale che la ristrutturazione bancaria va maggiormente articolando anche lo scenario dei grandi deal in Borsa. Infatti Il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi proprio la struttura di questa concentrazione pone in concorrenza oggettiva l'opv Bnl e il ricollocamento di una grossa quota di Unicredit da parte delle fondazioni Cassa Verona, Crt e Cassamarca. Queste hanno pianificato già entro il '98 la liquidazione della metà circa del 38% di Unicredit che riceveranno in concambio, a un prezzo non inferiore alle 7500 lire. E, sempre per quanto ri¬

Persone citate: Carlo Azeglio Ciampi

Luoghi citati: Cassamarca, Crt, Milano, Unicredit, Verona