Torna l'allarme sul sistema previdenziale. L'ente è a caccia di crediti da recuperare

Torna l'allarme sul sistema previdenziale. L'ente è a caccia di crediti da recuperare Torna l'allarme sul sistema previdenziale. L'ente è a caccia di crediti da recuperare Il debito delNnps in profendo rosso Supera i 180 mila miliardi, sarà azzerato dal Tesoro di oneri quali interessi ed eventuali rivalutazioni monetarie. Entrando nel dettaglio, il rendiconto '97 indica in 2629 miliardi la riduzione netta dei fondi giacenti presso la Tesoreria. E in 19.496 miliardi le minori somme trasferite all'Ente poste per il pagamento delle pensioni (ora a cadenza mensile) e in 103 miliardi i crediti ceduti dall'Inps alla Tesoreria. In questo panorama dalle fosche tinte c'è però anche un dato più rassicurante. Negli ultimi dieci anni, dall'87 al '97, l'Inps ha recuperato anche 40 mila miliardi di crediti contributivi, oltre la metà dei quali grazie ai ripetuti condoni di questi anni. I concordati fiscali per artigiani e commercianti hanno fruttato 34 miliardi per il '96 e 258 miliardi l'anno passato. E nella prossima Finanziaria, a quanto si dice, ci sarà pronta una nuova sanatoria per convogliare nuovi fondi alle disastrate casse dell'Inps. Anche perché altrimenti 50 mila miliardi di crediti rischiano di diventare inesigibili. In questa situazione si moltiplicano i segnali di allarme, i richiami anche da parte di organi internazionali. Per ultimo quello del National Bureau of Economie Research che comparando 17 Paesi punta il dito sull'Italia (oltre che su Giappone, Germania, Olanda e Brasile) per i gravissimi squilibri del nostro Welfare State destinati a ripercuotersi inevitabilmente sulle nuove generazioni. La realtà è che, malgrado la riforma previdenziale del '93 e gli aggiustamenti sricessivi, nel '97 la spesa per le pensioni è aumentata ancora del 5,7 per cento e gran parte dei nuovi pensionati sono sotto i 60 anni di età. E l'Inps è destinata a toccare anche quest'anno un nuovo, poco invidiabile, primato di deficit. Ma i sindacati si oppongono a rimettere mano alla riforma, sostengono che la verifica non è ancora matura. E anche da parte del governo (a parte la voce isolata del sottosegretario Giarda) non sembra esserci la volontà politica di verificare i conti della riforma Dini. Anche se era previsto dalla stessa legge. [r. r.] mbre l'operazione sui t p

Persone citate: Dini, Giarda

Luoghi citati: Brasile, Germania, Giappone, Italia, Olanda