«Valerio? E' come il mio Patroclo»

«Valerio? E' come il mio Patroclo» E un tecnico romano rivendica la paternità dell'urlo: «Tutto è cominciato a un concerto» «Valerio? E' come il mio Patroclo» Bracardi: un urlo primitivo che nasce dalla noia ; ; LE ORIGINI DI UNA MODA PRONTO? Sono il papà di Patroclo, e sono anche lo zio di Valerio». Ma lei chi è? «Gliel'ho detto: lo zio di Valerio, di Valeriooo! Ma non avete scritto una pagina su questa storia? Avete persino mandato un inviato sul postoSignorina, il mio vero nome è Giorgio Bracardi». Quello di Alto Gradimento, Arbore fr Boncompagni... «...il creatore della Sgarambona, di Scarpantibus, di Catenacci, e di Patroclo. Se lo ricorda, Patroclo?». Come no... «Vuole che glielo faccia sentire?». No grazie. Lei ci telefona per Patroclo o per Valerio? «Per entrambi. Tanto per cominciare avete scritto che il "Patroclo" lo hanno inventato Renzo e Gianni. E allora io vi chiedo un miliardo di danni, perché l'ho inventato io». Possiamo patteggiare un'intervista riparatrice? «Va bene, mi intervisti». Allora, che ne pensa di questa mania di gridare «Valeriooo!»? (Ah, io la trovo molto divertente. Mi piace, l'idea che sia nato questo tam tam nazionale dei giovani. Questa è una vita troppo civile, ormai. Secondo me le persone sono stanche di tutti 'sti telefonini e computer. E allora si torna all'urlo primitivo. Ma lei lo sa quanta gente scappa dalla civiltà per andare a vivere su un'isola? A centinaia. E se non possono scappare...». ...urlano «Valerioool». (Appunto. Ma in tutto questo c'è una nota triste. Questo invocare "Valerio" mi sa di estate che finisce, di ritorno alle solite rotture di scatole. E allora i ragazzi si chiamano tra loro, si fanno coraggio, insomma. Diventa una specie di grande massoneria, "quelli che chiamano Valerio". Ma in fondo, è tutta una questione di noia*. Cioè? «'Sti giovani s'annoiano. Hanno tutto, moto, macchina, telefonino, donne, vacanze estive, settimana bianca, discoteca. Io mi ricordo an¬ cora di quando ho comprato la bicicletta. Avevo vent'anni». E si annoiava? «Mah, secondo me la noia è una cosa che in ogni epoca attraversa la giovinezza. Guardi, Patroclo è nato negli Anni Cinquanta, quando io mi annoiavo moltissimo, perché mio padre mi aveva mandato a studiare a Pesaro. Ma lei se la immagina Pesaro, d'inverno e negli Anni Cinquanta? Stavo in pensione, ero solo. Ho cominciato a gridare "Patrocloo" sul lungomare, dopo un po' ero a capo di una banda». Un capo-vitellone? «Uguali a quelli del film di Fellini. Facevamo scherzi tremendi. Usavamo molto la corrente elettrica, allora, ma eravamo forti anche nelle scommesse, cose terribili tipo: "quanto mi dai se mangio questa cacca di cavallo?"». Stop. Non ci dica come andava a finire. Insomma, la noia è creativa. «Altroché. Infatti torno a fare Alto Gradimento. E adesso, se permette, le farei risentire "Patroclooo", premettendo che non sono al meglio: ho il busto ingessato, un mese fa mi sono rotto una vertebra cadendo dal seggiolone. Stavo arbitrando una partita di tennis, ma il seggiolone non era fissato al suolo. Vado?». Vada. E mentre lui si esercita nel famoso grido, arriva la notizia che svela (forse) il mistero. Dice Valerio Obert, 30 anni, romano, tecnico a Radio Dimensione Suono: «Tutto è nato il 20 giugno al concerto di Va¬ sco Rossi. Stavamo piazzando uno striscione, ma nel casino non sentivo le indicazioni dei colleghi. Così loro mi chiamavano, "Valeriooo, Valerioooo". Dopo un po' ci si sono messi anche altri a chiamarmi, e alla fine tutti quelli che stavano li sotto, annoiati, ad aspettare che cominciasse il concerto, li hanno seguiti». La noia, appunto. «Sì, ma ora tutti sfruttano questa cosa, ci vorrebbe mi copyright. Un po' me rode, e 'un ce wogho manco rimette, eh!». [bru. gio.j Il comico: cominciai a gridare a Pesaro in un inverno degli Anni 50 e così diventai un capo-banda Giorg'oBracardi

Persone citate: Arbore, Boncompagni, Bracardi, Catenacci, Fellini, Giorgio Bracardi, Valerio Obert

Luoghi citati: Pesaro