Gli sbarchi continuano di R. Cri.

Gli sbarchi continuano Gli sbarchi continuano Un neonato fra i curdi fermati vicino a Otranto ROMA. Continuano a piccoli passi e nel più assoluto riserbo le operazioni di rimpatrio dei clandestini che si trovano nei centri di accoglienza siciliani e che a poco a poco vengono riconosciuti dai Paesi di origine. Sette egiziani saranno rimpatriati oggi da Ragusa, via Roma, mentre un «sostanzioso rimpatrio» - non è stato reso noto l'esatto numero di immigrati rimandati a casa - è atteso sempre oggi da Agrigento. Ieri da Caltanissetta sono partiti i 10 clandestini che dovevano essere processati per la rivolta nel centro di accoglienza e per cui il pretore ha dato il nulla osta per il rimpatrio considerato che le autorità tunisine hanno provveduto al riconoscimento. 110 extracomunitari sono stati trasferiti a Trapani da dove partiranno per la Tunisia. E sono quaranta i clandestini rimpatriati ieri dopo alcuni giorni di permanenza al centro di trattenimento allestito al Serraino Vulpitta di Trapani. Gli extracomunitari sono di nazionalità tunisina. Proseguono i rimpatri, ma continuano gli sbarchi. Nonostante le cattive condizioni del mare, altri clandestini sono sbarcati l'altra notte sulle coste pugliesi mentre alcuni hanno tentato di entrare illegalmente in Italia con traghetti di linea. Complessivamente sono 66 gli immigrati bloccati nelle ultime ore dalle forze di polizia nel corso di controlli sul litorale e in operazioni di polizia di frontiera. Il gruppo più folto di clandestini è stato bloccato dai carabinieri a Otranto (Lecce), in località Orte: i militari hanno sorpreso 40 iracheni di etnia curda, sei dei quali minorenni, tra cui un bambino di pochi giorni nato durante il lungo viaggio cominciato in Asia. La donna avrebbe partorito in condizioni di emergenza in Albania, nei pressi di Valona, dove attendeva insieme agli altri di imbarcarsi sul gommone che li avrebbe condotti in Italia. Il piccolo era avvolto in uno scialle ed era tenuto in braccio dalla madre. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri i curdi sono giunti in Puglia con un unico gommone; avevano i vestiti ancora bagnati ed erano stremati per il viaggio. I carabinieri hanno prestato la prima assistenza, li hanno rifocillati e li hanno accompagnati nei container sistemati nel porto di Otranto, dove la polizia ha avviato le procedure necessarie all' identificazione. [r. cri.]

Persone citate: Serraino