An, lo scontro si accentua

An, lo scontro si accentua An, lo scontro si accentua Gasùarri: che errore incontrare il ministro ..JL ROMA. Alleanza nazionale si divide suU'immigrazione lasciando trasparire un chiaro dissenso sul modo di fare opposizione. La polemica è sull'incontro fra il ministro dell'Interno, Giorgio Napolitano, a e la delegazione composta da Giampaolo Landi, responsabile per l'immigrazione, e Alfredo Mantovano, capo del settore Affari Costituzionali. La decisione di recarsi al Viminale viene contestata senza mezzi termini da Alessandra Mussolini, Maurizio Gasparri e dall'organizzazione giovanile «Azione Giovani», tutti concordi nel chiedere le dimissioni di Napolitano. Gianfranco Fini, complici le vacanze d'agosto, tace ma il portavoce di An, Adolfo Urso, sostiene la strategia di Landi e Mantovani: «L'opposizione contro il governo deve essere dura ma anche costruttiva. Non ci si può più limitare, come avveniva in passato, solo alle denunce. Bisogna intervenire per migliorare i testi normativo). Ma la Mussolini incalza: «La delegazione di An che ha incontrato Napolitano ha compiuto un clamoroso passo falso - afferma - con un atteggiamento compromissorio non giustificabile in alcun modo» mentre «si impongono le dimissioni del ministro». «La legge sull'immigrazione aggiunge - deve essere cancellata e non può diventare oggetto di una mortificante questua». D'accordo Maurizio Gasparri che parla di un «incontro inopportuno e di un errore di tattica che denota impreparazione» precisando però che «siamo d'accordo sui contenuti delle proposte avanzate a Napolitano». Ovvero: «L'errore è stato dare una stampella ad un ministro traballante». Gasparri si dice anche sorpreso perché la decisione dell'incontro «è in contrasto con la linea uscita dalle ultime riunioni di An» ed «offre il fianco al governo che punta a indebolirci o a chi, come Antonio Di Pietro, ci fa concorrenza». «Comunque - tonnina - ne riparleremo a settembre quando torneremo a riunirci». La linea Mussolini-Gasparri è sostenuta da «Azione Giovani» che ha iniziato una raccolta di firme per chiedere le dimissioni di Napolitano. Ma Landi e Mantovano, favorevoli ad un confronto aperto con il governo, nel partito hanno anche alleati. Mirko Tremaglia, responsabile Esteri, è lapidario: «Macché stampella per Napolitano! Se sono andati da lui a deciderlo è stato Fini. Ed hanno fatto bene ad andare al Viminale. Dimostrando che non siamo sempre dei "signor no" ma siamo in grado di avanzare delle proposte molto valide». E ai suoi compagni di partito che contestano l'incontro, Tremaglia ribatte: «Che lo vogliano o meno, questa è la posizione ufficiale del partito. Landi e Mantovano sono responsabili dei loro settori e in grado di fare delle scelte. Non bisogna mica riunire l'esecutivo ogni volta che si prende una decisione. Comunque in An c'è grande democrazia interna, chi è contrario potrà far sentire la sua voce». Della stessa idea è il senatore Lodovico Pace: «An non ha bisogno di urlatori ma di uomini e donne che abbiano capacità di governo». [ni. mo.] Il ministro dell'Interno, Giorgio Napolitano Ieri stato a Rabat per definire il rimpatrio di un gruppo di clandestini

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