«Fogli di via e un mestiere Così ho liberato Rimini»

«Fogli di via e un mestiere Così ho liberato Rimini» «Fogli di via e un mestiere Così ho liberato Rimini» LA RICETTA DEL SINDACO PROGRESSISTA RUMINI DAL NOSTRO INVIATO Al Marano, il quartiere nato attorno al torrente che passa tra Rimini e Riccione, ci sono solo lampioni accesi e auto che filano via. Alle Celle, verso Nord, passa l'Alfa della polizia con le luci blu, ma neanche si ferma. Solo attorno al Gros, l'ipermercato di via Varisco, ci sono sì e no venti viados e neanche un cliente. Stanno una a dieci metri dall'altra, schiena alla rete e ai campi, la macchina vicina per un'improbabile fuga, per una trattativa veloce con i pochi che rischiano. «E pensare che eravamo in novanta, qua attorno», giura Maggie Lou, 30 anni da San Paolo, in tasca il visto turistico e basta. «Meglio, vorrà dire che c'è meno concorrenza», non si rassegna lei, che da nove anni sta qui, ogni santa sera come questa, con gli slip e il reggiseno neri a vista, la vestaglietta bianca di pizzo sopra, aperta come piace ai clienti. «Altro che novanta, in duecentoventi erano. Non si poteva più vivere, eravamo oltre l'accettabilità sociale», fa i conti Giuseppe Chicchi, sindaco ulivista di Rimini, spiagge e discoteche, lungomare ed entroterra. E' stato il primo amministratore locale a decidere di intervenire, imitato dai tanti che in ogni comune adesso fan passare la pattuglia dei vigili, multe alla mano. «Sì, anche noi facciamo le multe, ma non solo quelle», spiega il sindaco che d'inverno amministra 120 mila cittadini e d'estate deve far fronte a un milione di persone che cercano la pensione a basso prezzo, il mare piatto dove si tocca sempre, la discoteca per bombardarsi il cervello. E pure le puttane, sparite da anni dal lungomare, sostituite dalle albanesi, dalle nigeriane e dai viados che battono più su, sulle statali che vanno a Miramare, a San Marino e a Bologna. «Settanta multe ai clienti, 220 fogli di via alle prostitute, ma diamo anche le possibilità di reinserirsi socialmente», fa i conti il sindaco di Rimini, che giura di non credere alla sola repressione come unica ricetta, e così spiega delle dieci nigeriane recuperate alla strada e diplomate parrucchiere. «Lavorare sul territorio è l'unica via», è sicuro il sindaco, che ammette la mancanza di una politica nazionale e allora si va alla sperindio, improvvisando. Anche mettendo un paio di forbici in mano a chi dell'Italia conosce solo quei due chilometri di strada e le facce dei clienti. «Ah, io la parrucchiera la facevo a San Paolo. Poi me ne sono andata, una mia amica mi ha detto che con gli italiani si potevano fare tanti soldi», dice d'un fiato Maggie Lou che sogna solo di comperare la casa, fare l'operazione e trasferirsi in Svizzera. «Perché lì, quelle tutte donne piacciono», assicura. Ma quelli sono solo i sogni, diversi da questa strada, appena illuminata dall'insegna gialla dell'ipermercato, dove per ora non si ferma un cane. «Appena vedo la polizia io vado a casa, qualcuna se ne è già andata da altre parti, quelle che d'estate vengono da Milano soprattutto», racconta di questo nuovo esodo in tacchi a spillo verso treni sicuri che scendono nelle Marche, lontani dalla polizia, dalle luci blu, dalle multe e da quel foglio di via che vale più di una condanna. «Lo so che se interveniamo solo qui vanno tutte a Miramare, poi a Riccione o ad Ancona e chissà dove», ammette il sindaco di Rimini. E capisce pure che il prefetto di Ancona Achille Serra abbia chiesto alle FF.SS. di sopprimere il treno che da Rimini alle 21.45 scarica le prostitute a Senigallia e alle 22 i viados a Montemarciano. «Capisco, capisco perfettamante. Ma bisogna ragionare come per i vasi comunicanti», la butta sulla fisica. E spiega che diluendo su 130 chilometri di costa un esercito di prostitute, non è la stessa cosa che averne duecentoventi in tre chilometri quadrati, a un passo dalle pensioni formato famiglia a duecento metri dal mare. «Dieci giorni fa era peggio, la polizia passava e non si poteva lavorare. Adesso al massimo si fermano, dicono di andare via e basta», racconta di queste notti Maggie Lou. E neanche sa che è tutto merito del turismo, che ha riempito di vacanzieri italiani i voli per il Brasile, lasciando a terra i viados che così non possono essere espulsi. «Però con la polizia adesso è più facile», racconta Maggie Lou. «Sono spariti quelli che venivano in gruppo solo a guardare e far casino, le trattative sono veloci, si fermano un secondo, chiedono il prezzo e un minuto dopo siamo già in camera», assicura lei. Che in nove anni ha incontrato legioni di clienti: uomini soli, in gruppo, coppie con lei giovanissime, turisti stranieri e riminesi. «Massi, sfatiamo la leggenda metropolitana che raccontano i riminesi, secondo cui tutti i clienti vengono da fuori», taglia corto il sindaco, mentre giura che quella alle prostitute non sarà solo una battaglia d'agosto. «Ma è una guerra persa da subito se si pensa che le multe siano la soluzione. Sono un deterrente psicologico per i clienti, ma il problema resta», assicura. «Qui si sono mobilitati comitati di cittadini ma nessuno ha fatto le ronde. A Reggio Emilia hanno detto no alle multe e mandano per strada gli operatori sociali. Ognuno fa come vuole e come può», dice sconsolato il sindaco che sa perfettamente che per ogni centimetro di strada lasciato libero da un foglio di via, ci sarà chi è già pronto ad occuparlo, magari solo più in là. Dove ad aspettare ci sarà sempre qualcuno, come questo con la Punto verde che mette la freccia a sinistra, quasi nemmeno si ferma e si porta via Maggie Lou. Fabio Potetti Dice Chicchi: «Finora abbiamo multato 70 clienti e allontanato 220 prostitute. Ma diamo anche la possibilità alle donne di reinserirsi socialmente con alcuni corsi» Dal lungomare sono spariti viados e prostitute: hanno scelto le zone franche rimaste Albania Dirigente d'tuieritla Persona (acoitosii Prostitute donne 94,2% Transessuali 9% Trtwesttti 0,8% SioroposiHve 12% Non fa usare preservativo 43% Media client! a si>1timenn 30 (porognlprostilula) lavorano in strode 45% Inolbetflo 29,1% in«ao 1,3% Prostitute assassinalo 48 (tra II'94 oli'97) PAESI 01 PROVENIENZA Nigeria 59% 14,1% Ex Jugoslavia SudAraefka 10% ftonlAfrico 3,*%" I CLIENTI ApptirtengGrto a tette le faste sociali senza distinilorte d'età Ir pnrlicolare sono; Operalo con figli Gicnrone appena sposato " Minorenne in corca della pi ima esperienza LE YAHHFFE Africane o albanesi 30 mito lire per m- m ;im :i IO minuti In cute Uruguaiane 40 mila lire per . f 0 minuti le riufo Slave o sudamericano SO mila lire per 10 minuti in auto Per consumare il rapporto 200Ma lire V «ftoseRs» Sagene «Tedio bordo i alio lire per cena e notte in albergo 1 milione e meno per una notte 3 milioni per urta notte Borato annuo IL PIANETA DELLE «LUCCIOLE» Le retate di prostitute sul lungomare di Rimini sono ormai un ricordo

Persone citate: Achille Serra, Chicchi, Fabio Potetti, Giuseppe Chicchi, Gros, Maggie Lou, Marano