Bill & Monica, meglio di Beautiful di Gabriele Romagnoli

Bill & Monica, meglio di Beautiful Uno scandalo interminabile e pieno di colpi di scena come una soap opera Bill & Monica, meglio di Beautiful ONEW YORK GNI giorno, all'ora dei pasti, le famiglie americane si siedono a tavola e guardano la loro soap opera preferita. Anni fa trasmisero «Capitol» (tradotta anche in Italia) e non andò male. L'entusiasmo per le vicende ambientate dentro e intorno alla Casa Bianca ha indotto a produrre un seguito che, curiosamente, ha titoli diversi nelle varie reti, ma la stessa trama. «Bill & Monica» riproduce infatti aila perfezione i meccanismi della soap opera. Anzitutto, tende all'infinito. Va in onda quotidianamente da sette mesi e non se ne vede la conclusione. E' probabile che i produttori intendano proseguire la trasmissione fino al 2000, quando il protagonista dovrà necessariamente abbandonare la scena, ma non è detto che, come nelle migiori soap, venga sostituito da un altro attore (si è già candidato per la parte Al Gore) senza che la storia subisca intoppi e tutti continuino a comportarsi nei confronti del nuovo presidente come se fosse il predecessore. «Bill & Monica» segue le regole più consolidate della tradizione televisiva: un colpo di scena al giorno, distribuzione del plot tra i vari personaggi, uso del flash back, commistione di tragedia e commedia. Non c'è trasmissione quotidiana senza che qualcosa di nuovo venga a galla. Ci sono puntate eccezionali, però, come quella del 17 agosto lungamente preparate e adeguatamente reclamizzate («mancano tre giorni alla data in cui Bill rivelerà di aver amato Monica, benché in modo non approriato»), in cui la svolta (paragonabile al matrimonio di due personaggi di «Beautiful») è sottolineata e le repliche fioccano frequenti durante i giorni successivi. Quando la puntata è più ordinaria, accade qualcosa di meno clamoroso, ma a tutti i protagonisti (Bill va in vacanza; Hillary gli conferma pubblicamente il suo amore; Monica tornerà a deporre; Kenneth, il cattivo, studia nuove imbarazzanti domande e trama nell'ombra con qualche collaboratore doppiogiochista del presidente; il cane Buddy ha mal di pancia). Poi si inserisce il flash back nel quale un particolare apparentemente trascurabile visto in precedenza, diventa un dettagliochiave. Ve la ricordate la cravatta un po' chiassosa che Bill indossava una dozzina di giorni fa, mentre parlava nel giardino della Casa Bianca? Ralenti su sfondo flou. Ebbene, era un regalo di Monica (vedi puntata numero 96), utilizzato come un segnale in codice per dirle che le è ancora vicino. Quando il clima si fa tragico, gli sceneggiatori inseriscono l'anticlimax. Bill è nell'angolo, ha appena ammesso i suoi errori, va al mare e a riceverlo appare la cantante Carly Simon, il cui principale successo s'intitolava: «You're so vain», sei così futile. Sfogliando le «guide tv» della prossima settimana si possono avere, come e più che dai verbali fatti circolare da Starr, anticipazioni sugli sviluppi imminenti della soap. Sono previste agnizioni e exploit di personaggi minori: il delfino Al tornerà dalle Hawaii e...; un giornale pubblicherà che Monica ha svelato che...; Hillary convocherà una conferenza stampa nel corso della quale ..; spunterà un video in cui...; il fidanzatino di Chelsea si rivelerà essere nientemeno che... Non cambiate canale. Ci risentiamo domani, all'ora dei pasti. Gabriele Romagnoli Al culmine della tragedia lui va in vacanza dove incontra Carly Simon che cantava «Sei così rutile»

Persone citate: Al Gore, Carly Simon, Starr

Luoghi citati: Hawaii, Italia