Bossi frena «Con Cossiga tutto da vedere»
Bossi frena «Con Cossiga tutto da vedere» L'intesa Lega-Udr Bossi frena «Con Cossiga tutto da vedere» MILANO. «Nessuno odia, noi non odiamo nessuno. La domanda è: vogliamo veramente abbattere la partitocrazia?»: così, da Pontedilegno, Umberto Bossi ha replicato alle dichiarazioni di Rocco Buttigliene sulle «ottime possibilità di intesa» fra Udr e Lega, purché la Lega sgombri il campo dall'odio razziale. Intese sì, ma purché ne valga la pena, ha sottolineato Bossi. «Il problema - ha detto è se Roma sprofonda nel profondo Sud, nelle mani di Napoli o di Palermo. Se tutto è per non cambiare niente, allora la domanda è: ma ne vale la pena? Non è meglio invece rottamare la partitocrazia e la giudicocrazia?». «Si vuole o non si vuole abbattere la partitocrazia? Se si vuole abbattere la partitocrazia e la giudicocrazia - ha proseguito Bossi - allora Roma può ritornare al posto in cui era. Ma se non cambia niente, Roma è costretta a sprofondare nelle mani della mafia o della camorra». Queste intenzioni, rispetto all'Udr, sono ancora «tutte da verificare», ha sostenuto Bossi, che riferendosi a Cossiga ha aggiunto: «Io ricordo quando faceva il picconatore. E' tornato solo perchè nel semestre bianco devono tamponare le richieste di Bertinotti, o perchè ha altro in testa? Questo lo capiremo». Buttiglione ha affermato che Bossi deve capire che «non si può saltare Forza Italia», e che i problemi di Berlusconi non sono solo suoi personali, ma riguardano la libertà di tutti. Ma per Bossi il problema politico Forza Italia è il problema Berlusconi. «Forza Italia - ha replicato Bossi - esiste perchè c'è Berlusconi con le televisioni». E poi bisogna vedere, ha aggiunto sarcasticamente Bossi, «se Forza Italia è capace di prendere i voti: se il Nord sa chi è Berlusconi lo piglia a calci e lo fa correre per dove deve andare, in Africa dal suo amico ad Hammamet». [Ansa]
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