Assumi un gorilla, pagherai meno tasse di Guido Tiberga

Assumi un gorilla, pagherai meno tasse An: l'Italia non è sicura, servono deduzioni fiscali per le guardie del corpo Assumi un gorilla, pagherai meno tasse STEPHANIE di Monaco sarebbe contenta, anche se lei delle sue guardie del corpo fa un uso particolare. Ma in questa Italia dell'Ulivo non ci sono soltanto le principesse ad aver bisogno di muoversi con un gorilla alle spalle: l'Italia di Prodi - spiega una proposta di legge targata Alleanza Nazionale - è un Paese dove «lo stress causato dalla paura della criminalità si ripercuote negativamente sul lavoro, la famiglia e la vita di relazione». E allora, se lo Stato non può garantire la sicurezza dei cittadini, che almeno dia un taglio alle tasse di chi deve farsi difendere dagli agenti privati. D'altra parte non era stato l'odiato Di Pietro a proporre la deducibilità fiscale per lo stipendio delle collaboratrici domestiche? E se è concepibile scalare il compenso per chi ci aiuta a pulire la casa, perché non dovrebbe essere possibile fare lo stesso con chi a casa ci aiuta a tornarci sani e salvi? La proposta di legge l'hanno firmata quaranta dei parlamentari di Fini, guidati da Francesco Amoruso. A sentire le spiegazioni, l'idea non sembra soltanto un atto di accusa contro il permissivismo di Prodi: «Secondo i sociologi spiega Amoruso - la paura di essere vittime di delinquenti è il prezzo che va pagato al benessere in tutte le società post-industriali», poliste o uliviste che siano. Proprio per questo non bisogna arrendersi: «Se anche si considera fisiologica la paura, non si possono ignorare le istanze di maggiore sicurezza che vengono dai cittadini - continua - e dato che queste non possono essere soddisfatte soltanto potenziando le forze dell'ordine, occorre favorire l'utilizzo della vigilanza privata». Tanto più che, concludono i parlamentari, «in Italia ha una sua consistenza e tradizione di professionalità...». Se le Camere dovessero approvare la legge, ogni italiano in pericolo potrà detrarre del 20 per cento le spese sostenute per il proprio gorilla privato, sino a un massimo di 25 milioni l'anno. Non è uno sconto da poco, pur considerando le tariffe, che vanno dalle 300 mila lire al giorno per le prestazioni occasionali ai 10 milioni al mese per i gorilla «fissi». Che cosa ne pensi Daniel Ducruet non è dato sapere: lui, d'altro canto, esercita a Montecarlo dove le tasse sono un tabù. I suoi colleglli italiani, invece, trasudano soddisfazione: «Era ora», dice Francesco Palazzi, titolare dell'agenzia che ha curato la sicurezza di Sylvester Stallone durante la sua ultima visita romana. A essere precisi, a Palazzi importa poco del 740 dei suoi clienti. «Una legge del genere significherebbe soprattutto una cosa - spiega - che le istituzioni si sono decise a riconoscere la nostra professione. Oggi lo Stato ci usa, affiancandoci a polizia e carabinieri, ma non considera il nostro un vero lavoro. Nelle fatture e sulle nostre dichiarazioni fiscali siamo costretti a figurare come "accompagnatori", non come guardie del corpo. Questo è il vero scandalo...». Altro che tasse, e altro che Stephanie... Guido Tiberga

Persone citate: Amoruso, Daniel Ducruet, Di Pietro, Fini, Francesco Amoruso, Francesco Palazzi, Palazzi, Prodi, Sylvester Stallone

Luoghi citati: Italia, Monaco, Montecarlo