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LA POLITICA CHE ARRIVA DALL'EUROPA LE ELEZIONI IN GERMANIA LA POLITICA CHE ARRIVA DALL'EUROPA SIAMO tutti in pigra attesa che il momento poiitico di rilievo dia il segnale che l'estate è finita, ma per adesso la bonaccia permane. Se si fa l'elenco degli avvenimenti d'agosto, ci vuole una discreta fantasia per andare oltre un elenco scheletrico: Umberto Bossi cerca contatti con Cossiga con l'alibi di picconare il bipolarismo esistente; le tensioni dentro Rifondazione comunista fra i governativi e gli irriducibili. Poi, poco altro: ancora qualche polemica sulla giustizia, Prodi che ripete che la vera anomalia italiana si chiama Berlusconi, discussioni sull'immigrazione, preannunci che da settembre comincerà a fare caldo davvero. E' possibile che l'autunno sia davvero diffìcile, a partire dalle vicende della legge finanziaria. Ma se ci fosse da individuare quale sarà l'appuntamento più significativo delle prossime settimane, quello capace di gettare riflessi su tutta la situazione italiana, verrebbe la tentazione di scommettere che l'avvenimento cardine del tardo 1998 non si svolgerà a Roma. Avrà luogo oltre i confini nazionali, proprio al centro dell'Europa: si tratta delle elezioni politiche tedesche del 27 settembre. Non ci vuole molto a capire la portata dello scontro in atto Il cancelliere Kohl, l'uomo della riunificazione, il simbolo della Germania europea di Maastricht e della moneta unica, è in netto svantaggio rispetto al candidato socialdemocratico Schroeder. Ma il divario, abissale fino a qualche mese fa, si è progressivamente ridotto, grazie anche alla ripresa economica e occupazionale. Kohl è un combattente, Schroeder un'incognita. La partita si è riaperta. Questa incertezza sul risultato delle elezioni tiene e terrà col fiato sospeso la Germania. Ma è anche un elemento da valutare con attenzione per ciò che riguarda la politica di casa nostra. Non certo perché la vittoria della Cdu-Csu o viceversa dell'Spd possa determinare effetti automatici sulla situazione italiana; tuttavia, anche senza automatismi, non si può tra- Edmondo Berselli CONTINUA A PAG. 4 PRIMA COLONNA