La scuola sarà abbattuta

La scuola sarà abbattuta Caluso, disagi La scuola sarà abbattuta CALUSO. Sarà un inizio anno pieno di disagi per i 360 allievi della scuola media Guido Gozzano di Caluso. Il loro vecchio istituto non riaprirà. E loro dovranno affrontare il trasferimento in altre sedi e i doppi turni. Verranno ospitati per qualche mese all'Ubertini e alle elementari. Poi, a novembre, in attesa della nuova scuola, dovrebbe aprire un prefabbricato scolastico. La voragine che si è aperta di fianco le aule della Guido Gozzano, dopo le piogge torrenziali alla fine maggio, ha prodotto conseguenze inaspettate. «I risultati delle indagini geomorfologiche effettuate per verificare la consistenza del terreno parlano chiaro - dice il vicesindaco di Caluso, Marco Suriani -: è di tipo sabbioso, a rischio di smottamenti». Neanche dieci anni fa, nell'89, durante l'installazione delle scale di sicurezza, fu fatta un'indagine geognostica dell'area Ovest «ma allora non venne segnalato nessun dissesto del terreno» ricorda l'ingegner Barbero, che coordinava i lavori. Frutto dell'urbanizzazione degli Anni 60, la «Guido Gozzano» ha un unico cortile di cemento, lunghe scalinate che rappresentano altrettante insormontabili barriere architettoniche, tetti in eternit. «I genitori hanno chiesto garanzie di sicurezza - spiega adesso il vicesindaco -, garanzie che le perizie geognostiche non ci permettono di dare». Prefettura e provveditorato hanno così preso la decisione di chiudere la scuola. «Probabilmente verrà abbattuta - dice il vicesindaco -. Ma adesso la priorità è quella di assicurare la riapertura a settembre». La data è già stata fissata: il 15, un giorno dopo l'apertura ufficiale di tutti gli altri istituti di Torino e provincia.

Persone citate: Barbero, Guido Gozzano, Marco Suriani, Ubertini

Luoghi citati: Caluso, Torino