E a Torino tutte le pratiche viaggeranno su Internet

E a Torino tutte le pratiche viaggeranno su Internet E a Torino tutte le pratiche viaggeranno su Internet UN SITO PERLA BUROCRAZIA Icasi limite possono anche esserci: ma non sono quasi mai frutto di una dimenticanza. Se andiamo a scavare, dietro ogni pratica-lumaca c'è un piccolo errore come, per esempio, un documento non presentato dal cittadino. E' davvero difficile che l'amministrazione accantoni le richieste per incuria...». Il responsabile del settore Edilizia Privata del Comune di Torino, Gianni Broglino, spezza una lancia a favore dell'efficienza dell'ufficio «pratiche urbanistiche» che sta sotto la sua responsabilità. E snocciola una serie di tempi limite entro i quali il suo ufficio si appresta a smaltire le 20 mila pratiche che deve evadere, in media, ogni anno. «Quella che comporta l'attesa più lunga è proprio la domanda di agibilità: quella per ottenere il passaporto igienico edilizio di un nuovo immobile. Per entrare in possesso di questo certificato ci vogliono circa 200 giorni. Un po' perché le domande sono tante, un po' perché si tratta di una procedura che prevede sopralluoghi e il coinvolgimento di diversi tecnici». Ma l'ingegnere nega pure che sotto la Mole siano potuti accadere casi come quello di La Loggia: «Ventiquattro anni sono davvero un tempo assurdo. Di solito quegli episodi accadono quando si presentano in modo sbagliato le pratiche e, appunto, manca un documento. Oppure si verificano irregolarità nell'esecuzione dei lavori». Dello stesso parere è il «regista» di quanto accade nel settore Ur- banistica torinese, l'assessore Franco Corsico: «Mi sembra molto strano che sia potuto accadere un fatto simile. Di solito, pratiche come questa, vengono evase nel giro di sei mesi. Diverso è il caso delle cosiddette lottizzazioni comuni che prevedono un piano di più concessioni, allora lì sì che l'attesa si fa inevitabilmente più lunga». Ma allora, se tutto fila liscio, come mai Torino sta spedendo in questi giorni pratiche relative al condono del 1985? Risponde ancora Broglino, che dirige il settore soltanto dal '96: «Il discorso del condono è a parte, e merita un'analisi tutta particolare. Non bisogna infatti dimenticare che nel 1985 il nostro Comune ricevette oltre 70 mila domande. Solo l'opera di catalogazione di questa mole di carta ci portò via diversi anni. Abbiamo dovuto creare un ufficio ad hoc. Ma mi creda, questa situazione è comune a tutte le altre città». A parte il condono, dunque, siamo nella norma... «Beh, possono esserci anche alcuni casi-limite di 6 o 7 anni relativi alle domande per ottenere l'agibilità. Ma lo ripeto: si tratta di pratiche non coltivate hi cui manca qualche documento o in cui ci sono state irregolarità per l'esecuzione dei lavori». Ma al cittadino lo si dice? «Certo, ma in molti casi non ci arriva lo stesso. A quel punto la pratica si blocca per forza di cose». Presto però, molti di questi disguidi saranno risolti grazie all'aiuto della telematica. Il Comune di Torino, infatti, che ha già aperto la voce Urbanistica nel suo sito, presto provvederà a inviare su Internet (all'indirizzo www.comune.torino.it/urbanistica) i passaggi seguiti da ogni pratica. Per l'utente, dunque, entro pochi mesi, sarà possibile seguire, passo dopo passo l'iter di ogni sua domanda. Basterà? Emanuela Minucci I TEMPI DELLE PRATICHE EDILIZIE (*) Concessioni 160 Autorizzazioni 140 Denunce inizio attività 50 Agibilità 200 Concessioni precarie per occupazione suolo pubblico 200 Certif icazioni da 30 a 60 (*) Doli espressi in giorni. Fonte: assessorato Urbanistica Torino r 4 li L'assessore Franco Corsico

Persone citate: Broglino, Emanuela Minucci, Franco Corsico, Gianni Broglino, Sito Perla

Luoghi citati: Comune Di Torino, La Loggia, Torino