Padre, madre e bimbi accattoni all'incrocio

Padre, madre e bimbi accattoni all'incrocio I piccoli hanno 6 e 13 anni Padre, madre e bimbi accattoni all'incrocio Igenitori denunciati dai vigili urbani «Facciamo la fame come in Romania» Fa pena ora vederli nei corridoi di corso XI Febbraio, al Comando dei vigili. Padre, madre e due bambini: uno di 6 anni e l'altra di 13. Tutti e quattro vestiti di stracci, magri, sporchi, con quel pezzo di cartone scritto in cattivo italiano: ((Aiutateci per mangiari». Sono romeni. I vigili li hanno appena denunciati per «impiego di minori nell'accattonaggio», articolo 671 del codice penale, punito con l'arresto da tre mesi ad un anno. Fanno pena, ma non è certo giusto e civile servirsi di ragazzini, dei figli, per suscitare pietà nei passanti. Soprattutto non è giusto verso quei piccoli, i più deboli nel mondo dei deboli, che avrebbero diritto ad una vita diversa, fatta di scuola, di vacanze, di giocattoli. Che Aurora e Costantin Sandu, di 36 e 37 anni, siano dei poveracci è evidente. Che si mettano quasi in posa, sorridenti davanti al fotografo prova una volta di più che certamente non hanno capito niente di quello che sta loro accadendo. Li hanno fermati ieri pomeriggio verso le 16 all'incrocio tra corso Massimo e corso Dante. Costantin teneva per mano la figlia più grandicella, che mostrava un cartello agli automobilisti «Siamo poveri, aiutateci». Sul lato opposto del corso la moglie Aurora, con il piccolo di 6 anni, e un altro pezzo di cartone per chiedere l'elemosina. Sono saliti sulle auto della polizia municipale, senza fare storie. Una volta al Comando, hanno chiesto solo un bicchiere d'acqua. Poi hanno risposto a tutte le domande: «Veniamo da Tandarei, come tanti altri connazionali. Laggiù c'è la fame. Siamo arrivati in Italia due mesi fa. Lavoro non ne troviamo, casa nemmeno. Speravamo in qualcosa di meglio nel vostro Paese, invece facciamo la fame anche qua». I vigili della polizia giudiziaria avevano ricevuto ordini chiari dal capo Sergio Zaccaria. Sergio Zaccaria Controlli severi agli incroci, per sottrarre alla strada quei bimbi spesso trasformati in piccoli schiavi. L'ufficiale Santino Abate dice: «La scorsa settimana, durante lo sgombero dell'accampamento nomadi di Venaria, avevamo chiaramente spiegato alle famiglie, quasi tutte arrivate dalla Romania all'inizio di luglio, che in Italia non è consentito usare i bambini per l'accattonaggio. I genitori, se proprio non hanno alternative, possono chiedere l'elemosina. Ma con i bambini no». I genitori romeni, così, sono stati denunciati per questo reato. Ma non solo. Hanno avuto anche una denuncia per ingresso clandestino, perché i loro documenti non sono validi nel nostro Paese. In corso XI Febbraio spiegano anche che negli ultimi tempi Torino è stata letteralmente invasa da romeni, che si sono in molti casi sostituiti agli slavi, nel domandare l'elemosina agli incroci. «Sono meno aggressivi, meno assillanti dei nomadi arrivati dall'ex Jugoslavia. Hanno ancora un misto di vergogna e di paura, nel tendere la mano. Ma non possiamo far finta di niente, quando ci sono di mezzo i bambini». Qualche settimana fa, un neonato di appena 4 mesi era stato ricoverato in ospedale, per le ustioni: era stato per ore, sulla strada rovente, al collo della madre zingara per fare pietà ai passanti. Il vicesindaco, Domenico Carpanini, commenta così: «La gente ci segnala questi casi continuamente, spinta dalla pietà verso i bambini, che schizzano tra le auto respirando smog e rischiando di farsi travolgere. A volte sono soli, senza nemmeno i genitori. In questo caso i vigili li accompagnano in comunità per minori, dalle quali i ragazzini in genere scappano immediatamente. I vigili fanno quello che possono, per aiutare questi bambini». Ma non possono certo risolvere il problema. Nino Pietropinto Aurora Sandu e il marito Costantin rispettivamente di 36 e 37 anni Sono stati fermati da una pattuglia dei vigili all'incrocio fra corso Massimo d'Azeglio e corso Dante La coppia è arrivata in Italia due mesi fa Sergio Zaccaria

Persone citate: Costantin Sandu, Domenico Carpanini, Nino Pietropinto Aurora Sandu, Santino Abate, Sergio Zaccaria

Luoghi citati: Italia, Jugoslavia, Romania, Torino, Venaria