Crescerà Ia raccolta differenziata
Crescerà Ia raccolta differenziata Crescerà Ia raccolta differenziata «L'obiettivo è arrivare al50per cento» Il futuro sarà pieno di cassonetti multicolori. Negli androni dei condomini, nei cortili, davanti a casa. E ciascun colore servirà a definire quale tipo di rifiuto dovremo introdurvi: il marrone vorrà dire alimenti o scarti organici, il blu il vetro e così via, Lo spiega Gianni Vernetti, assessore comunale all'Ambiente. Assertore della raccolta differenziata che, a suo giudizio, dovrà salire dall'attuale 17 al 50 per cento. Una vetta alta, che tuttavia non spaventa né l'assessore, né la maggioranza che 10 sostiene. Tant'è che il 14 settembre, il Consiglio comunale, alla ripresa dell'attività amministrativa, sarà chiamato ad esaminare e a votare 11 piano quinquennale per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in città: ossia il documento che dovrà portare alla trasformazione dell'attuale tassa a tariffa, facendo pagare il servizio ai torinesi in base non solo ai metri quadrati del loro alloggio o dell'ufficio, ma sul numero degli occupanti di ciascuna unità abitativa, produttiva o commerciale, secondo la quantità di rifiuti prodotta. «Il concetto del piano è omogeneo con quello della legge Ronchi - spiega l'assessore - perché tende ad avvicinare il più possibile il pagamento del servizio alla quantità di rifiuti che ciascuno di noi espelle». Ma c'è di più: la raccolta differenziata. Con una strategia che, a questo punto sì, avvicina la popolazione al servizio, ossia allo smaltimento dell'immondizia. Ogni androne, ogni cortile, ogni numero civico, di qui al 2003, saranno «assediati» da cassonetti piccoli e grandi con una varietà di colori che servirà a distinguere quali materiali introdurvi: dal vetro alla plastica, dalla carta ai vestiti, dagli alimenti agli scarti organici. Il piano, approvato in giunta a fine luglio, ha tre parole d'ordine, oltre alla raccolta differenziata, riciclaggio e riuso. Un sistema che costerà circa 300 miliardi di investimento in cinque anni. Non poco. Tant'è che dall'opposizione (ma anche all'interno della maggioranza) molti chiedono all'assessore di precisare nel dettaglio i conti di un progetto che, per essere completo, comprenderà nuovi cestini stradali (per la carta e per tutti gli altri rifiuti), 10 «ecocentri» (uno per circoscrizione) dove i residenti potranno depositare di tutto: dai televisori rotti ai computer, dai frigoriferi ai mobili, dai materassi ai vestiti. Infine avremo impianti tecnologici che tratteranno il 50 per cento dei materiali non riciclabili. Da queste strutture saranno ricavati il «Fos» (Frazione organica stabilizzata) e il «Cdr» (Combustibile derivato dai rifiuti) che potrà essere bruciato nelle centrali termoelettriche. «Stiamo per affrontare - dicono Vernetti e il capogruppo dei verdi, Silvio Viale - una vera e propria rivoluzione culturale in materia di rifiuti. I torinesi, per collaborare, dovranno cambiare abitudini. E su di esse si misurerà la riuscita di tutto il progetto». [g. san.] Il futuro dei rifiuti sarà pieno di cassonetti multicolori Ciascun colore servirà a definire quale tipo di scarti dovremo introdurre nei contenitori
Persone citate: Gianni Vernetti, Silvio Viale, Vernetti
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