Riparte da Brno il Mondiale dei desaparecidos

Riparte da Brno il Mondiale dei desaparecidos MOTO Dopo cinque settimane di stop tra proteste e feroci polemiche, domenica tornano in gara i centauri Riparte da Brno il Mondiale dei desaparecidos Doohan: «Una follia decisa da chi non è mai andato in pista» BRNO. Riprende il Motomondiale in un clima arroventato dalle polemiche e dal malcontento. Sono furiosi, nell'ordine, i team manager delle squadre, seguiti da un buon numero di piloti, ingegneri e tecnici. Gli unici a essere tranquilli, forse sono i meccanici che hanno potuto sfruttare un lungo e insperato periodo di vacanze estive. Sta di fatto, comunque, che i dirigenti federali, quelli che a tavolino decidono prima dell'inizio della stagione regolamenti e calendari, hanno sbagliato tutto. Cinque settimane di assoluto silenzio tra la decima prova disputata (il 19 luglio in Germania) e l'undicesima (quella di domenica prossima in Slovacchia) sono davvero troppi. Un'enormità. E soprattutto una follia dal punto di vista dell'immagine di uno sport che ne esce con le ossa rotte, visto che sono ormai in molti a chiedersi che fine abbia fatto il «mondiale fantasma». Un esempio? Alzi la mano chi si ricorda com'è andato a finire l'ultimo Gran Premio in Germania. Per non parlare delle classifiche nelle tre categorie. Se poi si pensa al finale assurdo che attende i pro¬ tagonisti, con le ultime 6 gare racchiuse in appena 9 settimane in tre continenti, sembra davvero che il tutto sia stato organizzato da una mente schizofrenica. Inutile comunque, piangere sul latte versato: l'unica cosa da fare e ricordarsi di quanto è successo al momento di rinnovare le cariche internazionali perchè se sbagliare è umano, perseverare sarebbe davvero diabolico. Ciò che fa più dispiacere è vedere come sia rimasto inascoltato il grido di allarme lanciato dai piloti e, nella fattispecie, da uno come Michael Doohan. Ora, se c'è un corridore che potrebbe tranquillamente infischiarsene di come vanno le cose, quello è proprio l'australiano. Ha la moto migliore, la scuderia più preparata, è anche in testa al mondiale 500. Eppure ha sentito il bisogno di urlare che «fermarsi per così tanto tempo è una cosa folle E' come correre due campionati. Mi piacerebbe davvero sapere perchè si è arrivati a questo punto e chi ha avuto la bella idea di piazzare un mese di inattività proprio nel momento culminante della stagione. Evidente- mente è gente che non ha mai guidato una moto in vita sua». Fatica sprecata, quella del quattro volte campione del mondo. Il quale, da parte sua, nel tranello dell'inattività forzata non c'è voluto cascare. E così altri piloti, come Max Biaggi o lo spagnolo Che- ca che dopo i terribili momenti passati sulla pista di Donington ne ha approfittato per recuperare e sentirsi in grado di correre il Gp della Repubblica Ceka. SuperMax, sempre esigente, ha voluto controllare il suo stato di salute sia a Brno che a Barcellona e ha scoperto di essere in gran forma: (Anch'io, quando ho visto il calendario, mi sono preoccupato: 5 settimane di sosta sono incredibili in questo momento della stagione. Per quanto mi riguarda sono stato fermo per quindici giorni. Poi sono tornato al lavoro con il mio team. A Brno e in Catalogna (ha abbassato nuovamente il record della pista, ndr) abbiamo fatto davvero un buon lavoro». La sfida tra Biaggi e Doohan continua. Nonostante tutto. Enrico Biondi LE GARE ©J& 23 agosto Repubblica Ceca [Brno] 6 settembre San Marino [Imola] 20 settembre Catalunya [Barcellona] 4 ottobre Australia [Philip Island] Brasile [Jacarèpaguà] 18 ottobre 25 ottobre Argentina [Buenos Aires] 1.1 CLASSIFICHE MONDIALI Classe 125: Sakata (Aprilia) 165 Manako (Honda) 122; Melandri (Honda) 113 Classe 250: Harada (Aprilia) 149 Capirossi (Aprilia) 128; Rossi (Aprilia) 101 Classe 500: Doohan (Honda) 160 Biaggi (Honda) 148; Criville (Honda) 142 L'australiano Doohan (a fianco) ha criticato duramente la decisione di imporre uno stop di 5 settimane; domenica a Brno riprende la sfida tra lui e Max Biaggi (sopra) per la conquista del titolo nella 500