Mondo fa l'esame ai bomber di Bruno Bernardi

Mondo fa l'esame ai bomber A Sommariva il Toro prova contro Pro Vercelli e Cuneo l'esordio in Coppa Mondo fa l'esame ai bomber «Ferrante e Artistico, cercatevi di più» SOMMARIVA PERNO DAL NOSTRO INVIATO Un Mondo di sofferenza, per finire in gloria la stagione 1998-'99. A quattro giorni dal debutto in Coppa Italia, l'allenatore del Toro chiede ai granata altro sudore, altra fatica, per fare il pieno di energie psicofisiche sia in vista dell'impegnativa trasferta di domenica sera a Bergamo sia, soprattutto, in prospettiva di un campionato di serie B lungo e stressante. Oggi, contro Pro Vercelli (C2) e Cuneo (dilettanti nazionali), che apriranno il triangolare alle 17, e domani, alla stessa ora, con il Sommariva Perno, Mondonico collauderà la formazione da opporre all'Alzano Virescit. Nel primo tempo schiererà i titolari: Bucci; Bonomi, Fattori, Maltagliati; Tricarico, Scienza, Scarchilli, Sauna; Ferrante, Artistico, Lentini. Poi manderà in campo il Toro B: Casazza; Mercuri, Minotti, Comotto; Crippa, Ficcadenti, Cudini, Bacci, Pedroni (Gaglianone); Pellissier, Parente. Al Mondo non piace sentir parlare di rosa da sfoltire o di rincalzi e ripete che tutti gli uomini che rimarranno godranno del massimo rispetto e dovranno ambire a conquistare un posto: «E darmi la possibilità di scegliere. Solo così posso fare le scelte migliori». Ciò che a Mondonico preme di più è verificare i progressi nell'intesa tra Ferrante e Artistico: «Punto molto su di loro. Quando vedrò Ferrante, davanti alla porta, servire l'assistgol a Ciccio e viceversa vorrà dire che ci siamo. Debbono fiutarsi, sentire la presenza dell'uno accanto all'altro. I nostri successi sono legati al felice funzionamento di questa coppia». Nel 3-4-3 che intende proporre, è importante anche la partecipazione al gioco di Fattori, con lanci profondi: «Questo per evitare il pressing degli avversari». E' convinto, comunque, che il Toro dovrà tribolare con l'Alzano, la rivelazione della CI : «Sarà un aperitivo di quello che ci aspetta nel resto dell'annata. Ma ci farà bene». Vuole un Toro corazzato contro ogni evenienza: «Stiamo programmando tutto, anche gestire il peggio. E' lì che si fa la differenza. Un tempo si vincevano i derby e si salvava la stagione, poi c'è stato un momento in cui questa parte l'a¬ veva recitata la Juve. Ed era un bel vivere per noi. Adesso vogliamo la A. Il Toro è un capitale incredibile per la nostra gente. Molti tifosi sono al limite della sopportazione e se la società ha chiamato me è perché la situazione non è semplice. E' nel mio Dna cimentarmi in dure imprese». E ricorda d'aver centrato, tre anni fa, la promozione con l'Atalanta dopo essersi trovato penultimo a Natale: «Prendemmo la serie A per i capelli a quota 66, battendo la Salerni¬ tana in una sorta di spareggio». Anche se questo Toro è stato costruito in ritardo, il Mondo lo ritiene ritagliato su misura per la B: «L'abbiamo programmata nel modo migliore e senza farci prendere per la gola da chi lo voleva fare, tenendo conto che, nel torneo scorso, era stata la squadra più picchiata. Ora c'è agonismo, tremendismo, e c'è persino il rischio di andare in nevrosi, se non si sta alle regole. Ci vuole calore e tensione, ma non solo con le grandi. E si de¬ ve ripartire da Reggio Emilia, dove con il Perugia il Torino è tornato Toro». Il Mondo sa che ci sono altre 19 formazioni da battere: «Tutte vogliono un posto al sole. La differenza tra l'ultima in classifica della A e la prima dei cadetti va dai 24 ai 12 miliardi». Una corsa all'oro. E per vincerla, il Mondo non promette un Toro-spettacolo ma concreto e capace di soffrire fino alla fine. Bruno Bernardi Emiliano Mondonico è tornato al Toro per riportarlo in A «I nostri successi sono legati al funzionamento della coppia d'attacco»

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