Sabani: «Torno in video e non dimentico i nemici»

Sabani: «Torno in video e non dimentico i nemici» A due anni dalle disavventure giudiziarie Sabani: «Torno in video e non dimentico i nemici» Su Retequattro con «Io Napoli e tu» «Mi sento molto vicino a Clinton» ROMA, «In questo momento il mio pensiero va a tutte le persone che mi sono state vicine negli ultimi due anni: alla mia famiglia e a pochi amici». Gigi Sabani ritorna in televisione come conduttore: a due anni dall'inizio della sua disavventura giudiziaria, il presentatore sarà il protagonista di «Io Napoli e tu», programma condotto assieme a Katia Noventa, in onda su Retequattro questa sera alle 20,35. Ma in questo momento Sabani non dimentica chi gli ha fatto del male: «E' stata la maggioranza di quelli che ritenevo amici - annuncia -, colleghi, gente dello spettacolo, persone che si sono comportate in modo indegno. Li aspetto sulla riva del fiume, non per vendicarmi, ma così, tanto per chiedergli dove stavano nel '96 quando io ero in difficoltà». Traditori a parte, la partenza del nuovo show non emoziona particolarmente Sabani: «Ho sempre mantenuto aperto il mio rapporto con il pubblico - spiega il conduttore -, in questi due anni ho fatto serate, sono stato ospite in tanti programmi: non mi sono fermato proprio per non subire traumi quando fosse arrivato il momento di tornare per davvero, come accade adesso. Faccio questo mestiere da una vita, per me è normale presentare». Cosa si aspetta, ora? «Da questo programma», dice Sabani, «non è che mi aspetti grandi risultati di ascolto: speriamo bene ma l'importante è tornare. Mi auguro sia solo l'inizio: a settembre mi rivedrò con i responsabili dei programmi Mediaset ma anche con la Rai. Vedremo che proposte mi faranno: l'importante è che siano cose valide». Sabani è convinto che oggi, rispetto a due anni fa, «si sia accentuata una tendenza al personaggio-miracolo in tv. Basta che uno abbia successo con un programma - spiega Sabani - ed ecco che viene subito creato il fenomeno. La realtà è che bisogna aspettare almeno cinque anni prima di poter dire che un conduttore è realmente bravo. Adesso, e non qualche anno fa, possiamo davvero dire che Fiorello e Paolo Bonolis sono bravi. Oggi in televisione non c'è più gavetta, dal niente si arriva ad essere una star». Infine una battuta su Clinton, il presidente americano coinvolto nel Sexgate: «Da un certo punto di vista lo sento vicino - dice -, anche lui finito in mezzo alle polemiche per una storia privata. Mi infastidisce come i mass-media seguono questa storia, senza rispettare la persona. Comunque sono dalla parte di Bill: anche lui si batte contro un'altra "Starr" della magistratura». [sa. v.] Gigi Sabani: «In questi due anni ho sempre mantenuto il contatto con il mio pubblico, facendo serate»

Luoghi citati: Napoli, Roma