La scuola dimentica e premia di Oreste Del Buono
La scuola dimentica e premia LA LETTERA DI O.d.B. La scuola dimentica e premia Stimatissimo Signor Oreste Del Buono, negli anni passati per ben due volte ho avuto l'onore di essere ospitata nella sua rubrica. Ero in servizio come insegnante e le mie parole e, prima ancora, i miei sentimenti nascevano dalla mia vita scolastica giornaliera. Sono in pensione da due anni, ma la realtà giovanile con i suoi problemi, le sue aspettative e, purtroppo, i suoi errori entra ancora prepotentemente nel mio cuore, creando angoscia, stupore e senso di impotenza... Maria Sellarli, Novoli GENTILE Signora Sellarli, capisco il suo attaccamento alla professione, che, senza esagerare, è qualcosa di più di una semplice professione, capisco, quindi, anche che per lei aumentino le preoccupazioni per la crescente diseducazione ora che a lei non è più concesso di intervenire di persona, di tentare di rimediare. «La scuola», lei dice, «potrebbe e dovrebbe prevenire realtà sconvolgenti come quelle che "colorano" la cronaca nera dei nostri giorni. L'insegnante "legge" negli occhi dei suoi alunni, ne intuisce i crucci e le angosce, e potrebbe fare qualcosa di più dei piccoli e ripetitivi giudizi di "valutazione" che attualmente, per far prima, si esprimono nelle lettere A, B, C, eccetera. Sarebbe necessario, anzi urgente, coinvolgere le famiglie, e, all'occasione, educare le stesse per salvarne i figli...». La scdimee pr uola ntica emia Lei ha ragione, gentile Signora Sellani, e mette un poco scto accusa il mondo degli adulti, tutti, compresi, oltre agli insegnanti e ai familiari, anche i rappresentanti dell'informazione, ovvero i giornalisti. Condivido così la sua protesta: «Uno stupore infinito e angosciante, per me, scaturisce poi dalla notizia della "maturità" della bionda fanciulla che ha con le sue mani strangolato la povera e ingenua compagna. Quale^maturità merita un'omicida che non dimostra un sia pur minimo segno di ravvedimento per il suo crimine? La scuola rende matura e promuove la sua stessa negatività! Mi perdoni Signor Del Buono e accetti il mio sfogo che è sincero perché nasce dal cuore...». Gentile Signora Sellani, non dico che la stampa non dovesse dare la notizia. Il fatto si era verificato, ma c'era bisogno almeno di un commento per non favorire equivoci. Così, invece, il riconoscimento della maturità pare paradossalmente l'avvio a una carriera criminale con il beneplacito delle superiori autorità. La scuola non solo perdona e dimentica il misfatto ma ne premia la presunta responsabile. I ragazzi hanno bisogno di esempi da seguire.-E tutti insieme si fa a gara a fornirgliene. Oreste del Buono
Persone citate: Del Buono, Gentile Signora Sellani, Oreste Del Buono, Sellani
Luoghi citati: Novoli
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