Per la Sanità un buco di 8 mila miliardi nel '98

Per la Sanità un buco di 8 mila miliardi nel '98 MINISTERI La Corte dei conti bacchetta anche le Poste Per la Sanità un buco di 8 mila miliardi nel '98 ROMA. La Corte dei conti bacchetta il ministero della Sanità e (in minor misura) anche quello delle Poste. Per quando riguarda il primo, lancia l'allarme sul bilancio che dal '95 al '97 «ha accusato uno squilibrio gestionale crescente» e che quest'anno vedrà un divario di ben 8 mila miliardi tra previsioni ed effettivo fabbisogno. Quanto alle Comunicazioni, i magistrati contabili si complimentano per il migliaio di miliardi risparmiati ma stigmatizzano certe carenze nella gestione di servizi essenziali, fra i quali, ironia della sorte, addirittura il proprio centralino telefonico. Capitolo Sanità. La Corte dei conti rileva per il '97 una spesa per il personale «sensibilmente incrementata, del 10%». Per la spesa farmaceutica emergerebbe un esborso di 11.952 rniliardi (+11,1% sul '96). In crescita del 18,7% anche la voce beni e servizi e del 43,8% la voce interessi passivi, a causa della carenza di liquidità delle Regioni per fronteggiare i vecchi debiti. Passando a parlare delle Poste, i magistrati contabili registrano che nel '97 il ministero delle Comunicazioni ha realizzato molte economie (risparmiando oltre 1000 miliardi destinati agli straordinari e spendendo solo il 37,4% degli incentivi per il personale), ma in compenso rilevano che si è confermato incapace di riscuotere i canoni per le concessioni televisive e di gestire servizi essenziali come il controllo automatico delle presenze dei dipendenti e il centralino telefonico. L'organico è carente (manca il 15,3% del personale, percentuale che sale al 33% se riferita ai dirigenti), la gestione finanziaria delle risorse è eccessivamente economica: al punto che proprio i magistrati contabili «censurano» il mancato utilizzo delle somme destinate al lavoro straordinario, quello dei fondi «per la qualità della prestazione individuale» e quello degli stanziamenti per studi e consulenze esterne. [r. e. s.]

Luoghi citati: Roma