Disoccupati napoletani «occupano» Capri

Disoccupati napoletani «occupano» Capri MANIFESTAZIONE Disoccupati napoletani «occupano» Capri CAPRI. Corteo in mare sul traghetto, sbarco a Capri tra slogan contro il governo, il Comune ed i giornalisti accusati di avere enfatizzato le notizie sulle inchieste in corso su meccanismi di ingresso nelle cooperative dei lavori socialmente utili. Ieri i disoccupati organizzati di Napoli, insieme ai giovani dell'«Intifada di Roma» e «Unione Popolare» per il terzo anno consecutivo hanno chiesto all'isola di Tiberio di amplificare i toni della lotta per il lavoro. E «nell'isola dei ricchi» ancora una volta hanno voluto portare il disagio di chi quotidianamente è alle prese con l'indigenza. Il blitz, che non ha sorpreso i villeggianti, perché ampiamente annunciato, è durato poco più di un'ora. Alcune decine di agenti di polizia hanno presidiato gli angoli della piazzetta per impedire eventuali quanto improbabili incursioni dei disoccupati verso l'hotel Quisisana ed i negozi più esclusivi di via Camerelle. Ma non si è avuto neppure un attimo di tensione perché i manifestanti, sciolto il sit-in, hanno preferito far ritorno a Marina Grande. Qualcuno si è concesso un tuffo nelle acque dei «Bagni di Tiberio» in attesa del ritorno in traghetto a Napoli. Neppure quest'anno il sindaco dell'isola, Costantino Federico, ha voluto ricevere i manifestanti: «Non lo ha fatto Bassolino, perché avrei dovuto farlo io, sarebbe stata un'interferenza», ha spiegato.

Persone citate: Bassolino, Costantino Federico

Luoghi citati: Capri, Napoli, Roma