Trombe d'aria sulla Riviera, fuga dalle spiagge di R. Cri.

Trombe d'aria sulla Riviera, fuga dalle spiagge Ma nel resto d'Italia continua l'emergenza incendi: ieri 80 roghi. Manconi: subito decisioni adeguate Trombe d'aria sulla Riviera, fuga dalle spiagge Da ImperiaadAlassio attimi di paura tra i bagnanti sorpresi in acqua ROMA. Al Nord la pioggia - e un nubifragio in Liguria -, al Centro-Sud gli incendi. I temporali che hanno investito le regioni settentrionali hanno dato oggi una mano a combattere le fiamme. Ma nelle regioni del Centro-Sud la pioggia non è ancora arrivata: ed è ancora emergenza. Tutta la Liguria è stata spazzata da un nubifragio di violenza inaudita. La pioggia torrenziale si è abbattuta dalla Riviera di Levante a quella di Ponente: in pochi minuti ha creato danni ingentissimi, sia alle case sia alle coltivazioni. Si parla di danni per miliardi. A Imperia, che ha subito una alluvione con strade trasformate in torrenti, in venti minuti sono caduti oltre 60 millimetri di pioggia. Trombe d'aria nel Savonese ed emergenza in mare per il salvataggio di alcuni naufraghi. I danni più gravi oltre che a Imperia si sono registrati tra Alassio e Laigueglia, nel Savonese. Il «budello» di Alassio, la stiada principale del centro storico, è stato completamente allagato e tutta la cittadina è rimasta senza energia elettrica per oltre un'ora. Allagamenti e black out si sono verificati anche a Laigueglia, Diano Marina e Andora. In Valbormida, nell'entroterra savonese, i problemi sono arrivati soprattutto dai fulmini che hanno causato una situazione di emergenza per Enel e Telecom. Il maltempo si è poi spostato verso Ponente, raggiungendo le località dell'Imperiese. Anche in questo caso si segnalano allagamenti e blackout. Tutti i vigili del fuoco della caserma di Imperia sono stati impegnati nei servizi di emergenza e soccorso. Il temporale ha colpito nel pomeriggio anche il Tigulho, sulla riviera di Levante. A Moneglia, causa mare mosso, un gommone con cinque persone a bordo si è rovesciato. La scena è stata vista da terra da alcune persone: immediatamente è uscito in mare un altro gommone che ha soccorso i malcapitati, in buone condizioni. Un black-out di energia, ha poi interessato diverse zone della Riviera. Sul fronte incendi sono 80 i roghi segnalati ieri, soprattutto nelle regioni del Centro e del Mezzogiorno, secondo i dati forniti dal Coau (Centro operativo aereo unificato). Per 18 casi si è reso necessario l'intervento di una ventina di mezzi aerei. In testa alla classifica dei roghi di ieri è la Calabria dove sono stati segnalati 20 incendi, seguita dal Lazio con 16, dalla Campania con 15 e dalla Sicura con 10. La situazione più delicata è stata registrata nella vallata del Parco naturale dell'Insugherata, a Roma. Solo due gli ettari di terreno bruciati, ma le fiamme sono arrivate a lambire 5 villette, dove vivono una ventina di persone, che sono state fatte evacuare. Dopo cin¬ que ore, due autobotti e due Canadair sono riusciti a spegnere le fiamme. Nel Lazio brucia anche il Monte Campo Lupino, nel comune di Castro dei Volsci (Fresinone), e il Monte Sole nel Rietino. In Calabria è ancora attivo l'incendio che sta devastando i boschi intorno a Ciro (Catanzaro), dove le fiamme hanno raggiunto un fronte di 2 chilometri. Fiamme anche nel Cosentino, a Serra Guardiola, Serra Ceraso, Costa Sarmi e Rocca Imperiale, e nel comune di Scilla, in provincia di Reggio Calabria. In Sicilia, un elicottero è dovuto intervenire per spegnere le fiamme divampate a Canigliari, nel comune di Antillo (Messina). Fiamme anche in Campania (sul Monte Maggiore, in provincia di Caserta), in Abruzzo (a Patrocca Case, nel Chietino) e in Umbria, sul Monte Rivoso, in provincia di Terni. Si continua a discutere sull'origine dolosa di gran parte degli incendi. Ieri è stato arrestato in Toscana R.C., un operaio 43enne di Castelfiorentino. E' stato denunciato dai carabinieri perchè fortemente indiziato di aver appiccato il fuoco nel bosco di Montalbano. L'uomo è sospettato di aver dato il via alle fiamme anche in altre zone della Toscana, dove solo questa estate, secondo i dati resi noti dalla Regione, sono stati distrutti 2.782 ettari di terreno. [r. cri.]

Persone citate: Cosentino, Costa Sarmi, Manconi, Monte Sole, Ponente, Serra Ceraso, Serra Guardiola