La vacanza avvelenata

La vacanza avvelenata La vacanza avvelenata 5/ è rotto il patto con Hillary una qualsiasi casalinga dell'Arkansas, che non divorzia solo perché non può. E' a tutti evidente, da tempo, che Hillary Rodham non ha sposato l'uomo Bill, ma il politico Clinton, stringendo con lui mi Ecebraaper arrivare, in forma indiretta, lei stessa al potere. Questo patto ha comportato:una serie di concessioni, ma lei ha forse, erroneamente, pensato che il caso Gennifer Flowers fosse il punto più basso: quello in cui scambiava l'accettazione dell'infedeltà con la presidenza. Monica Lewmsky ha scavato sul fondo del barile, rappresenta il pozzo senza fondo e dignità in cui tutti da sette mesi ci stiamo calando e dal quale neppure Hillary riesce più a risalire. Fosse stato per lei, avrebbe scelto la linea dura, quella del contrattacco: fuoco su Starr e vediamo chi resta in piedi. Quando andò in televisione, spiegò la faccenda come «una cospirazione della destra». Fino all'ultimo ha suggerito al marito di negare tutto, barricandosi dietro la digiùtà della presidenza e non riconoscendo a Starr il diritto di violarne la pri¬ di n tv vacy. Si è arresa soltanto all'evidenza dimostrata dai legali, per cui, una volta accettato di testimoniare, il presidente non poteva mentire senza cacciarsi nel vicolo cieco dello spergiuro e ostacolo alla giustiziacene avrebbe ^portato all'impeachment. E' risorta, allora, imponendo il contrassalto nel discorso alla nazione. Quando suo marito ha detto: «Questa cosa è durata troppo, è costata troppo e ha ferito troppe persone innocenti» c'era Hillary dietro le quinte e le parole, pubblicamente umiliata dall'ammissione che «sì, ho avuto una relazione non appropriata con Monica Lewmsky». Tradotto: setto lo stesso tetto in cui lei faceva progetti per l'assistenza all'infanzia o spiegava a Chelsea il diritto di famiglia, in un'altra stanza, lui si sbottonava davanti a quella che avrebbe potuto essere figlia loro. Inaccettabile, per Hillary, che tutto il mondo debba saperlo senza più dubbi. Ancor più inaccettabile, che suo marito, il Presidente, si sia messo in questo guaio che rischia di fargli perdere, se non la presidenza (improbabile), la salda gestione politica del Paese nel prossimo biennio, quello in cui volevano e dovevano passare insieme alla storia, quello in cui lei gùerà l'America spiegando il progetto «Mil¬ lennium», l'arca del sapere che si consegna al futuro, e dove tutto sognava, fuorché di vedersi accolta da una congrega di madame che le dica: «Venga, povera cara, dopo tutto quel che ha passato». Per questo HiÙary "vorrebbe di più, da suo marito e dai giorni a venire. Un atto di guerra, dopo la contrizione. Un attacco in piena regola a Kenneth Starr, il nemico, che, come tutti i glandi nemici che s'incontrano nella propria esistenza, le è speculare: un leguleio cocciuto, che ha un progetto e lo persegue, costi quello che costi. E' questo quel che sussurrerà all'orecchio di Bill (nel giorno del suo 52° compleanno) quando si ritroveranno vicini sulla sabbia, in questa vacanza che avviene pochi mesi dopo quella in cui si fecero fotografare mentre ballavano abbracciati in riva al maro, trasmettendo al mondo l'immagine di una coppia felice. Hillary, mai stanca di guerra, chiederà al rinnegato Bill di andare in trincea, dove non è mai stato, c combattere, per lei, per la famiglia, per il potere che hanno conquistato. Per Chelsea, perfino, che è forse la più imbarazzata dei tre. Se non lo farà, atroci saranno le conseguenze. C'è una leggenda cilena, tramandata dai «mapuches». Racconta di un guerriero a nome Cau- Queltemecomp policàn e della sua sposa, Fresia, il cui animo era più bellicoso di quello del marito, il cui orgoglio più grande. Accadde che, in battaglia, Caupolicàn fu sconfitto e trascmato dai nemici in catene nella sua città. Al passaggio dell'illustre prigioniero si radunò mia folla. Da essa uscì Fresia, facendosi incontro al corteo, portando con sé i figli. Arrivata davanti al marito glieli gettò contro e disse: «Tienili c che tu sia dannato con loro, giacché se non hai saputo combattere non sei degno di essere padre, né di essere il mio uomo». Dicono che Clinton rischi di diventare «un'anatra zoppa», al guinzaglio dei repubblicani per i prossimi due anni. HillaryFresia gli sta chiedendo di combattere, per liberarsi e liberarla. Il sole si abbassa, all'orizzonte di Martha's Vineyard, mentre lei tiene a bada «lo sputo guerrier ch'entro le rugge» e lui Bill-Caupolicàn, più adatto all'amore che alla battaglia, guarda la figlia, il mare, la sabbia, in cerca di una via di fuga che più non esiste. Gabriele Romagnoli E' stata lei a imporgli di inserire nel discorso in tv il duro attacco a Starr Quello che la First Lady teme di più è sentire compassione intorno a sé

Luoghi citati: America, Arkansas