LA CHIESA SOPRATTUTTO E' CARITÀ' di Gianni Vattimo

LA CHIESA SOPRATTUTTO E' CARITÀ' LE SCELTE DEGÙ ITALIANI LA CHIESA SOPRATTUTTO E' CARITÀ' a: j NCHE se sembrano paradossali, non abbiamo ragione di non prendere per buone due notizie emerse in questi giorni da un sondaggio dell'Espresso e da una analisi di Milano Finanza: il sondaggio dell'Espresso rivela che, come del resto sospettavamo, ma forse non in misura così massiccia, i precetti della Chiesa in materia di sessualità, famiglia, contraccezione, aborto, unioni di fatto (ma potremmo forse aggiungere anche procreazione assistita, per quanto qui si tratti di piccoli numeri) sono assai poco popolari tra i cattolici (il campione del sondaggio era di cattolici praticanti che vanno a messa tutte le domeniche). Non solo nel senso di non essere di fatto rispettati (che non sarebbe una novità), ma in quanto considerati esplicitamente sbagliati o inaccettabili. D'altro lato, secondo i dati pubblicati da Milano Finanza, risulta che quest'anno la Chiesa cattolica è stata la destinataria di gran lunga preferita da quei cittadini che hanno scelto di non lasciare il loro 8 per mille allo Stato. Rispetto alle previsioni, che si fondavano sui risultati degli anni precedenti, i primi dati disponibili mostrano un forte incremento a favore della Chiesa cattolica e un ridimensionamento piuttosto netto dei contributi destinati alle altre Chiese e istituzioni. Sebbene non si voglia qui condurre un'analisi statisticamente dettagliata, l'impressione che si ricava da una prima lettura di questi due generi di dati ci sembra significativa. E non nel senso ironico a cui si potrebbe anche un po' cinicamente pensare: i cattolici (e non cattolici) italiani sono disposti a destinare consistenti somme alla Chiesa ma (in cambio?) non vogliono essere disturbati quando si tratta della loro vita privata, segnatamente nella sfera della sessualità. Si tratta piuttosto del tatto che in questi comportamenti apparentemente contrastanti (non dare retta al Papa sul sesso e la famiglia; affidare alla Conferenza Episcopale Italiana l'8 per mille del proprio reddito a scopi umanitari) si rivela un modo sempre più diffuso di considerare la religione e il proprio impegno nei Gianni Vattimo CONTINUA A PAG. 12 QUINTA COLONNA

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