Roma è il banco di prova

Roma è il banco di prova Roma è il banco di prova Fervono i lavori a Termini «Ilfatturato triplicherà» Il banco di prova del progetto «Grandi Stazioni» s.p.a, nato a maggio, con il sostegno del Presidente delle Ferrovie Claudio Demattè e dell' amministratore delegato Giancarlo Cimoli, è la stazione Termini di Roma. Dove c'erano le sale d'aspetto semideserte, i negozi di ninnoli e bambole, il flusso disordinato di passeggeri in sosta lungo binari e corridoi, c'è adesso un cantiere. Ma trasformare le stazioni da luoghi franchi per il degrado e la criminalità in aree commerciali e di servizio modernamente attrezzate non è impresa da poco. Il progetto che verrà esteso anche alle altre dodici stazioni prevede la creazione di due aree distinte: una con i servizi per i passeggeri e un'altra destinata al relax, ai negozi e alla ristorazione. La realizzazione del centro commerciale comporta anche la razionalizzazione della disposizione dei negozi e la ricontrattazione dei canoni sottostimati, principio non facile da far accettare ai privati che gestiscono le attività. A Roma Termini si è scatenata una vera e propria guerra a colpi di carte bollate tra l'amministratore delegato della «Grandi Stazioni», Massimo Caputi, e il settantaduenne commendatore Paolo Borri, proprietario di ben 19 esercizi all'inter¬ no della stazione. L'incasso è stimato intorno ai cinquanta miliardi l'anno, mentre il canone che Borri paga alle Fs è di 628 milioni. La risoluzione del contenzioso prevede la chiusura di 12 dei 19 negozi a ridosso dei binari, nella zona che sarà adibita ai servizi per i passeggeri, e una ricontrattazione dell'affìtto: il 9 per cento del fatturato. In compenso al commendatore verranno assegnati 1200 metri quadrati per aprire mia libreria. La «Grandi Stazioni»» procede in modo inflessibile anche con i gestori delle altre attività. Hanno tutti accettato di spostarsi secondo quanto previsto dal progetto e i canoni sono stati ricontrattati, più 47% rispetto all'anno passato, come pure i contratti di pulizia con mi risparmio del 13%. Risultato dell'operazione? La società «Grandi Stazioni» versa mi canone crescente alle Ferrovie dello Stato, mentre nella precedente gestione gli esercenti morosi degli spazi commerciali erano il 50% e le perdite risultavano a carico delle Fs. La rivoluzione di Roma Termini sotto il profilo economico supera le previsioni. Con i suoi 220 mila metri quadri a disposizione dovrebbe triplicare il fatturato attuale che è di 140 miliardi.

Persone citate: Claudio Demattè, Giancarlo Cimoli, Massimo Caputi, Paolo Borri

Luoghi citati: Roma