La Juve si rimette i muscoli

La Juve si rimette i muscoli Oggi l'amichevole di Villar Perosa: in tribuna l'Avvocato, rientrano il portierone e Davids La Juve si rimette i muscoli Peruzzi: «Saremo più forti dei pregiudizi» TORINO. Lentamente i pezzi di Juve si rinsaldano. Oggi a Villar Perosa, Lippi ritrova Davids e soprattutto Peruzzi, a due mesi e mezzo dall'infortunio che gli impedì di andare ai Mondiali, e in questi rientri c'è il richiamo di una partita che negli anni ha perso interesse nel cammino estivo della Juve. Era il «vernissage» di Ferragosto, l'esibizione inaugurale della stagione sul campo in cui la Juve, nel '23, si presentò per la prima volta al senatore Giovanni Agnelli che di lì a qualche mese diede il consenso a comprarla, Oggi (inizio alle 18) invece i bianconeri giocheranno in Val Chisone, davanti all'Avvocato, con sei partite ben più remunerative alle spalle e non affronteranno la «Primavera» (impegnata in un torneo a Osimo) ma la formazione Allievi allenata da Maggiora. Giustamente Lippi non può che considerarlo un allenamento. «Sì - spiega -, è un allenamento, dopo quello che sosterremo in mattinata per riprendere il lavoro. I giorni di sosta ci sono serviti a ricaricare le batterie e tutti giocheranno un tempo. La verifica più importante sulle nostre condizioni l'avremo soltanto venerdì a S. Benedetto contro l'Espanyol». Mancherà Inzaghi, oltre a Deschamps e Zidane che nel pomeriggio raggiungeranno la Nazionale francese a Vienna. Dunque largo a Blanchard e Tacchinardi al fianco di Davids, a centrocampo. Davanti ancora Del Piero e Zalayeta. Ma soprattutto torna tra i pali Peruzzi. Il recupero, dopo lo strappo ai gemelli del polpaccio sinistro, il 31 maggio, è quasi completato. «Sto bene - dice il portiere, rientrato a Torino dopo la breve sosta di Ferragosto . Non sono ancora al 100 per cento, il muscolo non è elastico né esplosivo ma non mi procura dolore o fastidio perciò posso allenarmi bene e gli ultimi problemi si supereranno, penso, in fretta». L'obiettivo è di essere pronto per l'inizio di campionato. Otto giorni prima ci sarà la Nazionale, con il debutto di Zoff in panchina. L'impressione tuttavia è che l'appuntamento contro il Galles sia prematuro. Peruzzi avrà solo due partite prima delle convocazioni per dimostrare il proprio recupero: l'amichevole di S. Benedetto e il trofeo Berlusconi a Milano, poiché l'elenco del et dovrebbe essere completato prima della Supercoppa con la Lazio. «Non ho chiamato Zoff né gli lancio un messaggio perché non sono un ruffiano», ripete il portiere bianconero. Ma è chiaro che la maglia azzurra persa con incredibile sfortuna nel momento più importante rimane nel suo futuro: a 28 anni può puntare sia all'Europeo che ai prossimi Mondiali per ritirarsi ancora giovane a godere i frutti di una carriera intensa. «Adesso - spiega Peruzzi, che parla sempre da capitano - bisogna concentrarsi sulla stagio- ne della Juve: la società punta sullo scudetto e sulla Coppa dei Campioni, per due volte abbiamo sfiorato l'accoppiata, sarebbe bellissimo centrarla. Ma ogni anno diventa più difficile perché la concorrenza cresce: in campionato ci sono quattro o cinque squadre in grado di vincere e due le valuteremo nella prossima settimana. La Juve sarà in corsa per tutto. Ci sorregge il carattere: ne avremo bisogno, ormai è chiaro che il 50 per cento dei tifosi ò con la Juve e l'altro 50 ci è contrario per principio)*. Il carattere. Lui ne ha dimostrato. Il calcio gli ha offerto grandi soddisfazioni e terribili batoste, è stato bravo a non esaltarsi e a non deprimersi. Anche la delusione mondiale è svanita in fretta. «Dopo quattro giorni mi era passata. Mi sono detto che potevo macerarmi nei rimpianti o guardare al futuro e ho scelto la seconda strada perché mi pareva più intelligente. Non ho avuto le emozioni del Mondiale e mi sono goduto di più la famiglia. E poi mi considero una persona sufficientemente fortunata a fare il lavoro che faccio: non è la prima volta che un infortunio mi blocca per parecchio tempo, ce l'ho sempre fatta a riprendermi e ce la farò anche questa volta». Appuntamento dunque a Villar. Il prezzo del biglietto è fissato in 20 mila lire, 10 mila i ridotti. Marco Ansaldo LA NUOVA Angelo Peruzzi si infortunò il 31 maggio in Nazionale, prima della trasferta di Goteborg: «Lo strappo ai gemelli è guarito, anche se non sono ancora 00 per cento Mi conforta non aver più male A Zoff non mando messaggi, perché non sono un ruffiano» ai

Luoghi citati: Galles, Lazio, Maggiora, Milano, Osimo, Torino, Vienna, Villar Perosa