Sofia vince un'altra battaglia di S. N.

Sofia vince un'altra battaglia La Loren è stata dimessa ieri sera dal Cornell Medicai Center di New York Sofia vince un'altra battaglia Carlo Ponti: «Sta bene, ma dovrà riposarsi molto» NEW YORK. Sembra finito l'incubo che ha tenuto in apprensione amici, parenti e ammiratori di Sofia Loren sparsi in tutto il mondo. La popolarissima «Ciociara», ieri sera intorno alle 20, è stata dimessa dal Cornell Medicai Center, accompagnata dal figlio Carlo jr. e dall'amica Anna Strasberg. Lo stesso Carlo Ponti, poche ore prima che Sofia fosse dimessa, aveva assicurato: «Va tutto bene, deve riposare ancora un po'. Ma non c'è alcun problema, Sofia sta meglio, anzi sta decisamente bene». Anche Alessandra Mussolini, nipote dell'attrice e medico, aveva affermato: «Mia zia sta bene ma non posso dire di più. Abbiamo deciso di non parlare, di non fare commenti, è vero, ma abbiamo evitato che la sua privacy fosse pienamente osservata. Con mia zia mi sento ogni giorno, ci mancherebbe non lo facessi». Sulle cause che hanno reso necessario il ricovero della diva italiana c'è da registrare anche la testimonianza, ormai chiarificatrice, di Beebee Kline, portavoce da lunga data della Loren, la quale in un'intervista alla Cnn ha spiegato che «Sofia è stata ricoverata in osservazione per defibrillazione cardiaca, ma non ha avuto un infarto. Soltanto un'aritmia». «E' la prima volta che le capita una cosa del genere - aveva spiegato ancora la Kline che conosce la Loren da 25 anni -, è sempre stata mia perso na dalla salute di ferro. E' così strano per lei non stare bene». La Kline aveva smentito inizialmente il «Daily News» affermando che non era a conoscenza del ricovero della Loren, ma ha poi spiegato di essere venuta a co¬ noscenza del ricovero soltanto venerdì scorso e ha comunque smentito, come del resto ha fatto la famiglia Ponti, la circostanza che Sofia si sarebbe sentita male mentre si stava sottoponendo ad un'operazione di chirurgia plastica. Carlo Ponti ha invece riferito: «C'è una malattia precisa, mi ha detto il professor Rosenfelt, che colpisce chi vola troppo e soprattutto chi ha paura quando l'aereo balla. Sofia in questo periodo ha volato come una matta presa da una miriade di impegni, per mettere a punto l'edizione del suo libro "Ricette e memorie", come ambasciatrice della moda italiana a Roma, per preparare il suo ultimo film "Verna", che inizierà le riprese in autunno con la regia di Michelangelo Antonioni, e anche per seguire i successi dei figli». Carlo Ponti ha anche detto che «Sofia è molto dispiaciuta di non poter essere a fianco di Carlo jr. ed Edoardo in un momento febee delle loro carriere». La Loren doveva infatti seguire Carlo jr. in Cina per la rappresentazione della «Turandot» diretta da Zubin Mehta, di cui Carlo è allievo. A Venezia avrebbe dovuto assistere alla presentazione del film «Liv» di Edoardo, oltre che recarsi a Venezia per ricevere il «Leone d'oro» alla carriera. Il marito della Loien ha infine confermato: «Sì, ho detto a Laudadic che Sofia non potrà andare a Venezia, e lui mi ha risposto che ci dovrò andare io con Carlo ed Edoardo. Non è mai successo che marito e figli di un'attrice ritirino un premio per lei». [s. n.]