Il pil perde colpi
Il pil perde colpi CONGIUNTURA In Italia nel 1° trimestre sceso dello 0,1% Il pil perde colpi Mentre cresce in Europa ROMA. L'Italia è l'unico tra gli undici Paesi aderenti all'Euro con una crescita negativa del prodotto interno lordo. Da gennaio a marzo del 1998, rileva Eurostat, il Pil italiano si è ridotto dello 0,1 per cento rispetto all'analogo periodo del 1997. Complessivamente, invece, gli undici Paesi che dal prossimo gennaio adotteranno l'Euro hanno avuto una crescita media del Pil pari a +0,7 per cento. Nell'Europa a 15, la crescita è stata dello 0,6 per cento. Insieme all'Italia, anche se esterni all'Euroland, solo Danimarca (-0,3 pc) e Svezia (-0,9 pc), hanno mostrato segni negativi nella crescita economica. Tutti gli altri Paesi hanno registrato segnali positivi di crescita: la Germania in special modo è cresciuta dell'1,2 per cento, l'Olanda dell'I'1 per cento, la Spagna dello 0,9, la Francia dello 0,6 per cento, sempre relativamente al primo trimestre 1998. Il dato negativo italiano ha origine in un progressivo deterioramento evidenziatosi già nel terzo trimestre del '97 e comune a quasi tutti i 15 paesi dell'UE. Da lu¬ glio a settembre del '97, la crescita del Pil italiano s'era ridotto ad un +0,5 pc contro il +1,9 pc del trimestre precedente. A fine anno, da ottobre a dicembre, il Pil aveva ulteriormente rallentato ad un più 0,2 per cento. Fuori dall'Europa, Eurostat ha rilevato una situazione molto divergente. Mentre l'economia Usa è cresciuta nel primo trimestre 1998 dell'1,3 per cento, quella giapponese è manifestamente in recessione con una crescita negativa dell'1,3 per cento. In media la ricchezza dei sette Paesi più industrializzati è cresciuta dello 0,5 per cento. Il pil effettivo dell'italia è maggiore del 15% rispetto a quello ufficiale. Lo sostiene, basandosi su elaborazioni compiute sui dati Istat ed Eurostat, il consiglio nazionale dei dottori commercialisti, calcolando in quasi 5 milioni i lavoratori del sommerso dei quali le stime ufficiali del pil, e quindi anche il calcolo della pressione fiscale, non tengono conto. Se infatti questo «patrimonio sommerso» venisse alla luce la pressione fiscale potrebbe scendere al
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