Fulmine colpisce alpinisti
Fulmine colpisce alpinisti Cortina: un morto Fulmine colpisce alpinisti BELLUNO. Un alpinista è morto ed un altro è rimasto ferito a causa di fulmini che si sono scaricati su una cordata impegnata sulla «Ferrata Tomaselli», a Lagazuoi, nel gruppo del Fanis, sulle Dolomiti cortinesi. Uno dei due alpinisti era quasi in cima alla ferrata, l'altro si trovava già sulla discesa. Il morto è M. P., di 30 anni, genovese, mentre il ferito è S. F., 40 anni, di Bologna, e si trova attualmente ricoverato all'ospedale di Pieve di Cadore (Belluno) con ustioni nella parte superiore del corpo. La sciagura è avvenuta nel pomeriggio di ieri. M. P. si trovava in compagnia della fidanzata e del fratello: anche questi hanno riportato lievi ustioni alle mani ma non si sono accorti subito che il fulmine avesse fatto una vittima. Subito dopo il fatto, terrorizzati, hanno chiamato a gran voce M. P., che era scomparso dalla loro visuale. Nessuna traccia, però. L'uomo era infatti caduto folgorato, e il suo corpo si trovava una settantina di metri più sotto. La comitiva di cui facevano parte ha subito dato l'allarme e sul posto sono intervenuti un elicottero del 118, alcune guide alpine, la Guardia di finanza, ed i carabinieri, nonché i volontari del soccorso alpino. M. P. era ancora in vita, quando è stato raggiunto dai soccorritori. L'elicottero lo ha depositato all'ospedale di Pieve di Cadore, dove i medici hanno fatto di tutto per salvargli la vita. Ma non ci sono riusciti. Le sue condizioni erano troppo compromesse. E' spirato poco dopo. Il fulmine che ha colpito M. P. ad una spalla (che è stata trapassata) si è scaricato lungo le corde fisse di acciaio della «Ferrata Tomaselli», facendo precipitare i due alpinisti, uno che si trovava sopra, l'altro sotto - il primo diretto alla cima, il secondo già pronto alla discesa - per diverse centinaia di metri. [r. cri.)
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