Un cadavere senza nome nascosto nella valigia

Un cadavere senza nome nascosto nella valigia Rieti, il borsone eon il corpo recuperato in una scarpata. Secondo l'autopsia la donna aveva circa 25 anni Un cadavere senza nome nascosto nella valigia Giallo sull'identità della ragazza uccisa: unica traccia, alcuni monili RIETI. Un corpo nudo, ripiegato in una valigia, in posizione fetale, con la testa flessa in avanti e ìe gambe piegate sul bacino. I carabinieri di Cittaducale, un paese vicino a Rieti, hanno trovato così, venerdì scorso, il cadavere riposto in una valigia verde scura. La vittima non è stata fatta a pezzi ma soffocata e avvolta in un telo di plastica. Inizialmente si era pensato che il corpo fosse di Antonio Marconi, un ottantenne scomparso dalla zona l'8 agosto. Invece si tratta di una donna. Età fra i 25 e i 27 anni, peso circa cinquanta chili, altezza 160 centimetri, carnagione molto chiara, capelli biondi finti (dall'analisi dei bulbi è stato accertato che il vero colore era castano scuro). Alla fine dell'autopsia il medico legale Gaetano Falcocchio elenca gli elementi raccolti. Ma è come se cercasse di rico- struire un puzzle. «Ora abbiamo le impronte digitali, anche se non sono complete - dice Falcocchio -, abbiamo la formula dentaria e soprattutto l'aspetto radiografico osseo, ma per una possibile identificazione siamo ancora in alto mare». Quattro ore in obitorio (dalle 10,30 alle 14,30 di ieri) col procuratore della Repubblica di Rieti, Fabio Picuti, e i rappresentanti della polizia giudiziaria e di quella scientifica non sono bastate per dare un nome alla vittima. Il cadavere era in forte stato di decomposizione. Per Picuti l'omicidio è avvenuto sicura¬ mente nella prima decade di agosto. Ma la verifica delle denunce di donne scomparse in quel periodo su tutto il territorio nazionale non ha avuto alcun esito. Le indagini condotte dalla compagnia dei carabinieri di Cittaducale hanno comunque un punto di partenza. Sul corpo della ragazza sono stati infatti ritrovati una collanina senza valore con dei cilindri neri e due orecchini di metallo con pietrine interne. Il ritrovamento del corpo è avvenuto nel pomeriggio di venerdì. I carabinieri cercavano l'ottantenne scomparso. Invece sulla strada provincia¬ le che collega Cittaducale a Colle Nasso, piccola frazione di 40 abitanti, hanno scoperto la valigia sospetta. Era una valigia nuova, morbida, dalle dimensioni di settanta centimetri per quaranta per trenta. L'assassino l'ha gettata in una scarpata a lato della strada. Era a due metri dal ciglio, ben visibile a tutti. Eppure poco più in basso vi è un bosco dove la valigia poteva essere meglio nascosta. Un particolare che potrebbe avere una certa importanza nel corso delle indagini. I militari hanno aperto la serratura lampo e avvolto in un telo di plastica hanno trovato il corpo. La vittima indossava solamente una maglietta di cotone e i due monili, di modesta fattura. «Mi meraviglio come una valigia così piccola potesse contenere un cadavere», ha osservato Falcocchio. [g. 1.] Senza esito i controlli sulle denunce di donne scomparse. Il delitto risale a inizio agosto

Persone citate: Antonio Marconi, Fabio Picuti, Falcocchio, Gaetano Falcocchio, Nasso, Picuti

Luoghi citati: Cittaducale, Rieti