Palio, a Siena corre la polemica

Palio, a Siena corre la polemica UNA CORSA SOTTO ACCUSA Palio, a Siena corre la polemica Animalisti all'attacco: eliminiamo la gara U SIENA N A valanga di polemiche si rovescia sul Palio, il giorno dopo una corsa che ha visto l'abbattimento del cavallo Pernia Bianca dell'Onda, e gli incidenti ad altri due animali, Tuareg del Bruco e Darianna della Pantera. La Lega Italiana dei Diritti dell'Animale parte all'attacco: «Bisogna togliere al Palio la sua pericolosa stoltezza». Critiche anche alla Rai, per la «barbara trasmissione» che ha provocato «numerose telefonate di protesta». La Lida propone di «incivilire il Palio, abolendo lo sfruttamento e pensando ad un'altra forma di gara», che salvaguardi i cavalli, vittime della corsa e di «stress, strattonate, nerbate, martirio alla bocca». Ma c'è un'altra novità: quella dei controlli antidoping proposta dal Codacons, l'associazione a difesa dei consumatori, che ha chiesto al magistrato torinese Guariniello di estendere al Palio le indagini sui farmaci per lo sport dannosi alia salute. L'associazione ha presentato una denuncia per maltrattamento di animali alla procura di Torino, chiedendo l'intervento del Csm per «l'inerzia della Procura senese». Replica il sindaco Pierluigi Piccini: «Quando muore un cavallo Siena soffre un dolore vero, autentico, mtimo e non sbandierato, che rende meno bella una festa millenaria». Piccini ha aggiunto che gli «attacchi al Palio sono strumentali, in malafede, sposso fondati sull'ignoranza» e che i cavalli infortunati nella carriera senese sono molti meno di quelli feriti negli ippodromi. Ma sulla gara sono arrivate dure critiche anche dalla Lega antivivisezionista, che ha parlato di competizione impazzita: «Il Palio deve essere eliminato perché non ha più ragion d'essere. Questa corsa si è conclusa con un ennesimo inciden- te, ma i nostri esposti ed appelli sono rimasti inasccltati». E spiegano: nessuno dei 36 cavalli morti dal '75 ad oggi durante il Palio «ha scelto di ferirsi, di schiantarsi al suolo e di morire per rinnovare un sadico di¬ vertimento che alle soglie del Duemila è vergognoso». Avvertono di aver presentato una diffida al sindaco e al presidente della Rai, per la rete nazionale «che continua a propugnare vergognose dirette televisive su questa corrida all'italiana». Nella disputa è intervenuto anche il regista Franco Zeffirelli, da sempre impegnato nella difesa della manifestazione, ma anche favorevole all'introduzione di «regole di civiltà» che impediscano «il sacrificio di creature innocenti». Ricorda Zeffirelli che nel Palio del '97 caddero e si ferirono gravemente tre cavalli, mentre nell'edizione del '96 ne morirono due. «Uno di questi cavalli che fu abbattuto - racconta Zeffirelli - fu immediatamente seppellito nella calce viva, che notoriamente distrugge ogni traccia di sostanze alteranti». Il regista sostiene che i cavalli del Palio «sono imbottiti di psicofarmaci per farli "volare"» ed è dunque necessario adottare per il Palio le leggi che valgono per gli altri sport. Zeffirelli, come la parlamentare Ds Chiara Acciarini, chiede poi il ritorno alla tradizione del Palio attraverso l'impiego di animali strutturalmente idonei a quel tipo di corsa. «I cavalli dei butteri maremmani - suggerisce Zeffirelli - belli, forti, ideali per quel tipo di corsa pesante su un terreno impossibile». E la Rai, attraverso il consigliere di amministrazione Gianpiero Gamaleri, presente alla manifestazione, «invita ad attenuare e possibilmente eliminare dal Palio ogni componente di violenza verso le persone e gli animali che amplificate dal mezzo televisivo giungono mdiscriminatamente nelle case di tutti gli spettatori colpendo in particolare i più piccoli». Uno dei pochi che difenda il Palio è Andrea Degortes, in arte «Aceto», ex fantino celebre a Siena. «Possibile che nessuno dica nulla quando muore un cavallo negli ippodromi? Ne muoiono più di 150 l'anno e tutti tacciono. Ogni volta che muore un cavallo a Siena si scatena un putiferio». «Noi ai cavalli voghamo bene. Se capita loro qualche malanno è perché sono cose che fanno parte della natura, così come capita all'uomo. Il Palio non si tocca. Giù le mani dalla manifestazione più amata del mondo». Antonella Leoncini Un'immagine del Palio dell'Assunta al centro delle polemiche

Luoghi citati: Siena, Torino