Cinque arresti per la strage di Omagh

Cinque arresti per la strage di Omagh Sarebbero estremisti cattolici. La sorella di Bobby Sands: «La Vera Ira non c'entra» Cinque arresti per la strage di Omagh Dublino-, conosciamo gli assassini LONDRA NOSTRO SERVIZIO Cinque uomini sono stati arrestati ieri in Ulster in connessione con la bomba di Omagh. La polizia, a pistole spianate, li ha stanati in alcune case di Six Mile Cross e Mountjoy, alla periferia della cittadina commerciale sventrata sabato da una bomba repubblicana. I sospettati sono stati subito portati al centro interrogatori di Castlereagh. Uno di loro sarebbe un parente di un membro preminente del gruppo «32 Counties Sovereignty Committee», il gruppo politico di estremisti ostili al cessate il fuoco che è considerato il vivaio della «Real Ira», l'organizzazione accusata di aver provocato l'eccidio. Il ministro per il Nord Irlanda, Mo Mowlam, ieri sera ha definito così i terroristi: «Queste non sono persone, sono animali». Il capo della polizia dell'Ulster, Ronnie Flanagan, ha rivelato che l'automobile usata per trasportare i 250 chili di esplosivo era stata rubata giovedì scorso nella Repubblica. La Vauxhall Cavalier color bordeaux usata nell'attentato era sparita da Carrickmacross, un paesino prossimo al confine, e quindi guidata oltre frontiera con una falsa targa dell'Ulster. La rapidità degli arresti è stata accolta con sollievo in tutta la provincia, ma subito il batticuore è tornato proprio negli edifici governativi di Stormont, uno dei quali è stato evacuato quando si è diffusa la voce che una quantità di esplosivo era stata piazzata su uno sterrato vicino al parcheggio principale. Ma era un falso allarme. La ricerca dei colpevoli prosegue mentre persino il primo ministro irlandese Bertie Ahern ha detto di non avere «alcun dubbio concreto» che «la colpa sia di membri del sedicente 32 County Sovereignty, la Real Ira o qualunque altra cosa gh piaccia chiamarsi». Ma il movimento, di cui fa parte Bernadette Sands, la sorella del terrorista Bobby che si lasciò morire di fame in carcere nel 1981, nega ogni legame: «L'uccisione di innocenti non può essere giustificata in nessuna circostanza. Respingiamo categoricamente il suggerimento che il nostro movimento sia in qualche modo responsabile». La Sands vive con Michael McKevitt, che la stampa inglese indica come il sospetto leader della Real Ira. Insieme hanno tre figli, una graziosa villetta nella cittadina costiera di Blackrock (vicino a DundaLk, nella Repubblica), e una copisteria. In maggio McKevitt fu fotografato con un berretto da baseball calcato sugb occhi al funerale di Ronan MacLochlainn, ucciso dalla polizia vicino a Dublino durante la prima rapina a scopo di finanziamento organizzata dalla Real Ira. Nessun mandato di cattura è stato emesso, mentre le polizia sembra concentrarsi tutta sulla raccolta delle informazioni. Mitchel McLaughlin, il presidente del Sinn Fein, sostiene che entrambe le polizie, quella dell'Ulster e quella irlandese, sanno chi sono i responsabih. E' emerso intanto che c'è stata una seconda telefonata a una televisione di Belfast, tre minuti dopo la prima che annunciava la bomba. In entrambi i casi l'attentatore ha fornito un codice usato in prece¬ denza da gruppi dissidenti repubblicani. Ieri mattina a Belfast c'è stato un vertice tra Flanagan e il suo omologo irlandese, il capo della polizia Pat Byrne. Entrambi sono andati a riferire a Mo Mowlam, ministro per il Nord Irlanda, qual è secondo loro la linea migliore da seguire. La Mowlam è emersa ieri sera dalla riunione per dire che la triplice offensiva per «togliere i terroristi dalle strade» è: primo, rafforzare le operazioni di sicurezza nelle aree di confine; secondo, «facilitare le condanne di membri di gruppi fuorilegge»; terzo, aggiungere «dimensioni legali» alla caccia, sulle quali la decisione spetta al primo ministro. Blair, che ha fatto una visita privata al Royal Victoria Hospital di Belfast, ha detto sconvolto che questa esperienza resterà con lui per il resto della sua vita. Ha anche detto che farà di tutto per «schiacciare» gli «psicopatici» che hanno perpetrato U disastro. Intanto i medici degli 108 feriti ancora in ospedale temono che il conto dei morti, che finora sono 28, possa salire: almeno 8 ricoverati sono gravissimi. E intanto prosegue il dolorosissimo stillicidio delle storie di chi ha perduto la vita nell'infernale esplosione. Samantha McFarland e Lorraine Wilson, 17 e 15 anni, migliori amiche: lavoravano in un negozio di beneficenza devastato dalla bomba. James Barker, 12 anni, il bambino che accompagnava gli studenti spagnoli: la foto che lo mostrava livido su una barella ha fatto il giro del mondo. Mary Grimes, 65 anni, sua figlia Avril, 30 anni, incinta di due gemelli, e la sua figliolina Maura, di 20 mesi: tre generazioni spazzate via in un istante. Martin McGuinness, il vice di Gerry Adams, ha promesso aiuto per impedire ai rinnegati repubblicani di compiere nuove stragi. Ma ha evitato di specificare se questo comporterà il passaggio di informazioni cruciali sugli assassini: «Consideriamo nostro compito quello di fermare le attività di questa gente. E' il lavoro più importante che attende tutti noi». Maria Chiara Bonazzi La vettura usata per l'attentato era stata rubata venerdì in un villaggio poco oltre il confine Il leader del Sinn Fein, McGuinness «Sarà nostro compito fermare questa gente» Il vicepremier spagnolo Alvarez Casco coi parenti delle vittime