A TUTTI I COSTI di Mario Deaglio
A TUTTI I COSTI A TUTTI I COSTI infine, dimenticata l'importanza del mercato russo per le imprese italiane, la cui presenza, di alto profilo, sarebbe compromessa da un collasso di questo Paese. Sarebbe una iattura generale se alla presidenza Eltsin, relativamente aperta alla collaborazione internazionale sul piano politico e riformista in economia, facesse seguito una chiusura di tipo nazionalistico, dominata dal risentimento verso un Occidente che non ha aiutato a sufficienza questo grande Paese a uscire dalle sue difficoltà. Per questi motivi, una soluzione soddisfacente della crisi russa va perseguita, se necessario, al di là di quelle che sono le regole strette dell'ortodossia monetaria; per questo, gli esperti del Fondo Monetario debbono essere affiancati, nei loro viaggi a Mosca, dagli esperti economici dei maggiori governi occidentali. L'Occidente deve essere pronto ad accettare esplicitamente che il problema del risanamento economico della Russia non può che rivelarsi a un tempo prioritario e di lungo periodo; e quindi a estendere alla Russia amplissime facilitazioni in cambio della continuazione di una generale (e neppure troppo concitata) politica di riforme, eventualmente controllabili a livello internazionale. Tutto ciò non può che implicare nuove, ampie concessioni di credito, con un aumento non trascurabile della liquidità internazionale e con qualche rischio di inflazione. I rischi di inflazione sono però di gran lunga preferibili - per la loro complessiva esiguità e per la loro relativa controllabilità - a quelli di una destabilizzazione mondiale. Purtroppo la crisi del rublo ha luogo parallelamente alle difficoltà politico-istituzionali del presidente Clinton, da sempre convinto sostenitore della necessità di aiutare Mosca; ed entrambi questi fattori negativi si sono tradotti nell'immediato blocco, per eccesso di ribasso, delle contrattazioni alla Borsa di New York. Tutto ciò deve suonare come ammonimento sulla fragilità delle basi sulle quali poggiano le speranze mondiali di sviluppo e sulla necessità di un'azione incisiva per non lasciarle naufragare in questo agosto difficile e tempestoso. Mario Deaglio
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